Avicunicoli
Quotazioni in deciso calo per il pollo che, anche questa settimana conferma una riduzione importante dei consumi. Il mercato è ulteriormente appesantito da un eccesso di offerta, dovuto all’accumulo progressivo di scorte negli allevamenti che adesso fanno registrare pesi medi al carico e numeri superiori alla norma. Situazione critica anche per le galline, fortemente condizionata dal periodo, che storicamente fa registrare consumi minimi a livello domestico; il mercato estero propone prezzi, a detta degli operatori, impraticabili. Punte di minimo anche per le faraone, per le quali non si può fare altro che attendere la ripresa dei consumi. Quadro complessivo poco incoraggiante anche per i tacchini che per il momento riescono a mantenere invariato il prezzo della fesa, cede invece l’intero comparto del vivo. I problemi per i conigli riguardano per lo più il macellato; a quanto risulta le diminuzioni sono aggressive e condizionano anche il vivo che, tra l’altro, risulta nella media come pesi e numeri. Ulteriori ribassi si registrano anche per le uova.
Bovini
Nella prima settimana del mese di luglio si conferma il buon andamento dei vitelli baliotti che consolidano i valori raggiunti; spunti positivi anche per le vitelle da ristallo di razza Charolaise a Padova, mentre sulle piazze di Milano, Cremona e Vicenza si segnalano diminuzioni di prezzi per le vacche e i vitelli da macello, le cui richieste sono in calo e le prospettive per le prossime settimane non sembrano differenti. All’ingrosso si registra una situazione di cedevolezza per i prezzi delle mezzene di vacca e per quelle di vitello. Stabili gli altri prodotti a listino.
Caseario
Dopo un lungo periodo di sostanziale stabilità dei prezzi, in quest’ultima settimana, su alcuni centri di scambio si sono osservati aggiustamenti al ribasso dei listini per il Grana Padano Dop. Nello specifico, a Mantova i valori sono calati di circa 5 centesimi al chilo per tutte le produzioni. Quotazioni, invece, confermate sui precedenti valori a Cremona e Milano. Il Parmigiano Reggiano Dop, invece, non registra scostamenti dalle precedenti quotazioni su tutte le piazze di riferimento, mantenendo gli scambi nella norma e prezzi stabili. Per ciò che concerne gli altri formaggi, i listini non mostrano variazioni.
Cereali
In ritardo rispetto ai normali calendari, stanno per concludersi le operazioni di raccolta dei frumenti in tutti gli areali vocati della penisola. Un clima primaverile particolarmente sfavorevole al regolare sviluppo delle colture ha provocato un evidente peggioramento del livello quali-quantitativo delle produzioni in confronto alla precedente campagna, sia per il tenero sia per il duro. Sulla scia dei rialzi del mercato internazionale il prezzo dell’orzo italiano è aumentato in diverse piazze del nord, relativamente al mais, listini in leggero calo a causa di una domanda limitata. Le tensioni commerciali tra Usa e Cina continuano a condizionare le quotazioni della soia nazionale, che hanno registrato ulteriori ribassi in tutti i centri di scambio monitorati.
Suini
Gli scambi settimanali confermano un aumento della domanda di suini grassi da parte dei macelli che ha influito sensibilmente sui prezzi. Il listino odierno si chiude infatti con un aumento di 0,02 €/kg. La tendenza espressa dalla seduta Cun dei suini da macello si mantiene positiva con un aumento più contenuto rispetto alla scorsa settimana. Si conferma pure, ma in flessione per fattori legati alla stagionalità del prodotto, la domanda di suini da allevamento per i quali i prezzi dei capi da 20 a 65 kg risultano ancora in diminuzione. Relativamente alla Cun suinetti, si conferma la tendenza in calo per i suinetti dai 15 ai 40 kg, mentre stabile risulta la pezzatura dei 65 kg, le taglie più pesanti influenzate dal trend dei suini da macello risultano in aumento. Stabile invece l’andamento delle carni suine espresso dalla seduta della Cun.
Olio
Il mercato nazionale dell’olio di oliva per le qualità superiori (extravergine) apre il mese in rialzo sulle piazze calabre, a eccezione di Gioia Tauro dove rimane invariato, e sulle piazze pugliesi di Foggia e Bari. Di contro, a Bisceglie non si sono registrati scambi e i prezzi, seppur lievemente, hanno subìto una flessione. Listini invariati per l’olio vergine e lampante. Stabile il trend generale per gli oli Dop, visti gli andamenti contrapposti registrati rispettivamente per il Dop Dauno sulla piazza di Foggia (+2,4%) e per il Dop Terre di Bari sulla piazza di Bari (-3,6%). Anche per questa settimana si confermano rispettivamente in rialzo il rettificato di oliva ed in calo la sansa, quest’ultima per ribassi imputabili alle contrattazioni avvenute sulla piazza di Foggia. Nel comparto degli oli di semi, il girasole cede un punto su entrambe le piazze di Genova e Milano. Invariate, rispetto la settimana precedente, le quotazioni per le restanti categorie.
Vino
Nessuna variazione di rilievo nella prima settimana di luglio per il mercato nazionale dei vini comuni e a indicazione geografica. Per le denominazioni d’origine, il mese di giugno si è mostrato mediamente in calo per entrambe le tipologie. Nello specifico, per i bianchi tale trend flessivo è da ricondurre ai prodotti di provenienza veneta mentre per i rossi e rosati è dovuto ad un arretramento dei prezzi registrato per i prodotti piemontesi.