Frumento tenero
nonostante l’indebolimento dell’euro e qualche segnale di ripresa a livello comunitario, sulle piazze italiane non si registrano cambiamenti con le mercuriali a confermare prezzi e tendenza della scorsa settimana. Pochi scambi con i molini scarsamente interessati sul pronto ma con qualche interesse a coprire la congiuntura di campagna e oltre. Sempre offerti i “tipo Bologna” mentre scarseggiano i misti rossi nostrani. A Bologna e Milano si quota “invariato” per le origini Italia con un + 3 €/t peri comunitari ed un più 3-5 €/t per gli “spring” (effetto valutario); i misti rossi sui 184 €/t partenza, i “bianchi” a premio di 6 €/t ed i grani di forza sui 225 €/t.
Frumento duro
si affievolisce il sentimento di possibili ulteriori cali, stante un mercato calmo ma tenuto ed una minore pressione degli “sconti dall’estero”. La disponibilità resta sufficiente sul breve termine, ma i molini devono ancora in parte coprire il secondo semestre di campagna con l’offerta locale che guarda al 2016 (anche per motivi fiscali) stante un livello di prezzo da settimane poco attraente. Le quotazioni cedono un simbolico 1 €/t al Sud, ma nel resto d’Italia reggono bene anche in assenza di domanda dei molini. Il Fino arrivo a Milano si conferma sui 288-290 €/t mentre Bologna e Foggia restano a 280 €/t (inv) e 285 €/t (-1); comunitari ed esteri stabili.
Mais
il mercato richiede meno di quanto l’offerta (locale e comunitaria) vorrebbe collocare e sulle piazze del Nord le quotazioni si confermano a Bologna con un simbolico calo a Milano (-1 €/t) a sottolineare il momento di stasi. Ampia offerta, settore zootecnico ben coperto e forte concorrenza del prodotto extra-EU sono il mix che congela e deprime il corso. Le quotazioni del nostrano vanno dai 174 €/t (-1) partenza del mais con buone “caratteristiche” ai 165 €/t per il “generico”; a premio il comunitario di un 7-8 €/t e l’origine Mar Nero di un 9-10 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: settimana che si trascina senza notizie di rilevo dall’Europa e con l’offerta ben presente in un mercato ove molto si è già coperto ed il restante viene acquistato con facilità; gli utilizzatori possono scegliere tra prodotto locale, comunitario ed estero. L’orzo si confermano a Milano ed a Bologna e quotano arrivo da 178 a 185 €/t; invariati anche i teneri arrivo a 185-187 €/t ed il sorgo bianco sui 176 €/t partenza. Oleaginose: la soia in un contesto mondiale di stabilità ma non di depressione, recupera a Milano un simbolico 1 €/t mentre si conferma a Bologna per un prezzo della nazionale arrivo a 350 €/t; l’estera a più 4-6 €/t.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 49-50/2015 L’Edicola di Terra e Vita