Frumento tenero. Frumento duro. Mais. Cereali foraggeri e oleaginose
Frumento tenero
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ITALIA
il mercato mostra un andamento ribassista che gradualmente potrebbe riportare i prezzi interni ai livelli di inizio campagna. La domanda si fa sempre più cauta a coprirsi in un mercato cedente e, soprattutto, alla luce degli acquisti fatti prima di Natale: non vogliono equivocarsi nuovamente. L'offerta si mantiene presente con costanti arrivi dall'Europa e dai paesi a garantire la disponibilità di tutte le tipologie e classi; il dollaro oltre i 1,35 sul dollaro accelera la discesa dei prezzi sulle borse del Nord con i grani di forza che di fatto perdono un 4 €/t ed i misti un 5 €/t; gli "spring" da USA e Canada restano a premio di un 15% ma cedono un 2-3 €/t.
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Frumento duro
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ITALIA
l'incertezza sulle semine in Toscana si scontra con un generale sentimento che i prezzi aggressivi dell'estero prima o poi si rifletteranno sulle nostre piazze. Ad oggi le quotazioni restano soddisfacenti per i produttori e questo mantiene un discreto livello di offerta che però alla lunga potrebbe non coprire le necessità fino a nuovo raccolto. I contratti di coltivazione dettano i primi vagiti di prezzi sul nuovo raccolto, ma per ora non si parla di grosse variazioni rispetto al pronto (salvo premi/abbuoni). Sulle borse merci si quota il pregresso con generale interesse di tutte le parti a mantenere le quotazioni attuali, ma il super-euro e la pressione dall'estero potrebbe presto rompere il fragile equilibrio. Bologna e Milano si confermano ai livelli della corsa settimana.
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Mais
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ITALIA
alla pari dei cereali a paglia anche il mais subisce l'influsso valutario e dell'offerta estera. La situazione Aflatossine è ancora lontana da trovare una soluzione, ma nel complesso i fondamentale di mercato e la scarsa domanda per la merce nazionale portano ad un lento declino nelle quotazioni. Le ottime notizie dal Sud America ed un euro in netta ripresa, suggeriscono ai mangimifici coperture sul breve e scorte snelle. Sulle piazze di Milano e Bologna si quota un calo di un euro/t per un prezzo arrivo sui 245 €/t; la merce estera si conferma sui valori della scorsa settimana a premio di un 13-24 €/t (-2) sul nazionale.
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Cereali foraggeri e oleaginose
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ITALIA
Cereali Foraggeri: come previsto la nuova pressione degli arrivi di merce comunitaria e (soprattutto) estera dall'area dollaro incide negativamente sulle quotazioni dei foraggeri nazionali che cedono su tutti i fronti. La domanda trova eccedenza di offerta ed i detentori "scontano" quanto resta sui porti. In questo contesto il tenero vale 264-265 €/t, l'orzo scende a 259 €/t (-2) ed il sorgo partenza vale 265 €/t (-2). Oleaginose: la domanda mondiale "tira" ma il super-euro congela le quotazioni ai livelli della scorsa settimana. La soia nazionale vale sui 500 €/t partenza e tenta molto chi seminerà a primavera; l'estera sempre a sconto i un 45-50 €/t (-5).
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Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.
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