Frumento tenero
lo scenario che si sta delineando a livello locale ed in ambito comunitario conferma i recenti segnali positivi su disponibilità e (salvo problemi dell’ultimo minuto) qualità dei raccolti. La domanda mantiene un sufficiente livello di scorte sui grani base e allunga le coperture sui grani speciali e di forza, nonostante la richiesta di farne latiti; l’offerta guarda già al nuovo raccolto. Le quotazioni sul pronto del nazionale registrano gli ultimi assestamenti prima del salto di campagna (che dovrebbe essere di “continuità”) con generalizzati cali di 1-2 euro/t: misti rossi sotto i 190 €/t partenza e grani di forza sui 228 €/t partenza; esteri in flessione per l’ €/$.
Frumento duro
primi segnali di fermata delle quotazioni con il raggiungimento (sul pronto) di un livello in linea con le alternative estere; sul medio termine giocherà un ruolo fondamentale la qualità del raccolto nostrano ed il cambio valutario (sull’import dal Canada). I molini hanno buone coperture, ma per certo non ridurranno l’uso del nazionale che a fine campagna potrebbe trovare supporto di prezzo; sul Settembre-Marzo le prospettive restano immutate, ma i giochi “qualitativi” sono ancora aperti. Il tipo quota arrivo sui 295-300 €/t arrivo Nord, ma con poco livello di scambio; i mercantili a sconto (meno 20/40 €/t) per la concorrenza del “low quality” dal Canada.
Mais
la pressione dell’offerta estera, le sirene di un’annata con ampia disponibilità da ogni origine ed il rientro dell’allarme siccità nel Nord Italia, deprimono il corso che sul pronto cede un paio di euro/t e sul nuovo raccolto si conferma “arrivo” ai livelli attesi sotto i 180 €/t. La domanda dei mangimifici guarda già al 2016 stante il livello delle coperture in essere e lo scenario tende a stabilizzarsi con il nazionale sui 160 arrivo, il comunitario sui 166 €/t e l’Ucraino sui 178 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: permane il momento di debolezza per lo scarso interesse della domanda zootecnica e la concorrenza del prodotto comunitario ed estero. Gli orzi a 178 €/t (-2) arrivo cedono ulteriormente come i teneri a 192 €/t partenza; nominale il sorgo bianco a 172 €/t partenza. Oleaginose: la soia sconta l’effetto incrociato del calo dei prezzi in dollari ed il rafforzamento dell’euro per un prezzo partenza della nostrana sotto i 370 €/t (-4); l’estera a premio di 6-7 €/t.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita.