Frumento tenero
sulle nostre piazze si confermano i prezzi della scorsa settimana ma la sensazione è di un mercato leggermente più tenuto per l’effetto domino derivante dall’export Europeo sui paesi terzi. Scambi che procedono molto alla giornata grazie anche alle ampie coperture “cartacee” e fisiche presso gli utilizzatori che stabilizzano le quotazioni. Dai “misti” ai grani di forza si registrano conferme di prezzo con i i primi che si consolidano partenza sui 184 €/t e i “bianchi” e “superiori di forza” a premio di un 7-10 e 45-60 €/t a seconda delle reali caratteristiche; gli “spring” per effetto valutario già oltre i 250 €/t partenza porti.
Frumento duro
dopo una lieve flessione, torna la pressione ribassista che però si giustifica poco a livello di reali volumi scambiati: domanda e offerta si direzionano alla scontro frontale con rischio di ritenzione da parte dei produttori. Da Nord a Sud le mercuriali hanno ridotto i 8-10 €/t le quotazioni per valori partenza magazzino oggi di poco superiori ai 270 €/t. I molini hanno comprato molto sotto trebbia e detengono ulteriori coperture con prodotto estero fino ai primi del 2016, pertanto al momento l’attività di scambio è ridotta. Il tipo Fino partenza cede e vale tra i 265 €/t (-8) del Centro ai 272 €/t (-8) del Nord; al Sud vale sui 275 €/t (-10).
Mais
scenario molto dipendente dai responsi di rese/ha in Europa con domanda puntuale (ma non pressante) sia per la qualità nostrana migliore che per il “generico”. Il settore zootecnico allunga le coperture ai prezzi attuali per consegne “origine opzionale” e merce con buone garanzie tossiniche; sulle piazze si respira tranquillità in attesa di capire cosa potrebbero essere le semine di cereali a paglia e lo scenario Europeo 2016. La merce locale con “caratteristiche” vale sempre sui 173-175 €/t, con sconto per qualità generica di ca. 10 €/t. Sempre presente l’offerta comunitaria ed estera che però quota a premio rispettivamente di un 12 €/t ed un 22 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: situazione statica a livello di scambi ma ben tenuta sulle quotazioni per effetto indiretto della tendenza sulle piazze comunitarie per teneri e orzo. Il prodotto nostrano è offerto e si registrano scambi arrivo a livello di 184-186 €/t (+2) arrivo per il tenero e di 185-190 €/t per gli orzi; il sorgo bianco si rafforza di un 2-3 €/t e vale partenza 176 €/t. Oleaginose: l’arrivo dei raccolti di colza e soia si incrociano con l’export dalle Americhe ed un euro in progressivo indebolimento. LA soia nostrana sale di un 3 €/t e quota sui 344 €/t partenza; l’estera a premio di 7 €/t.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 43/2015 L’Edicola di Terra e Vita