Frumento tenero
in assenza di cambiamenti nei fondamentali, sulle borse italiane si conferma un sentimento di maggiore fermezza delle quotazioni. Discreto livelli di scambi ma con volumi ridotti sia per origine nazionale che estera. Il lieve ripresa i misti rossi che a seconda delle caratteristiche valgono sui 184 €/t partenza con i “bianchi” a premio di un 7-10 €/t ed i grani di forza sui 230 €/t. La forte flessione dell’euro non viene quotata sulle mercuriali, ma le origini extra-EU sono destinate ad apprezzarsi e (forse) supportare i prezzi del prodotto nostrano anche se al momento le coperture dei molini limitano al minimo la pressione della domanda.
Frumento duro
scambi al lumicino in un mercato che, alla produzione, quota a ridosso dei costi colturali e riduce l’offerta di prodotto. I molini sono coperti e attendono arrivi di merce estera ma la tendenza ribassista si ferma e lo scenario potrebbe invertire la tendenza se e quando tornasse la domanda o l’offerta si irrigidisse. Sulle mercuriali residui assestamenti su Milano in calo di 3 €/t mentre a Bologna e Foggia i prezi restano invariati per un valore del tipo Fino partenza che si conferma sui 265 €/t nel Centro, 270-275 €/t al Nord e sui 275 €/t al Sud.
Mais
situazione divisa nei sentimenti tra il mercato dei prossimi 4-6 mesi poco ricettivo (causa le ampie scorte e coperture nel settore zootecnico) ed una prospettiva di scambi che già parla della campagna 2016-17 a prezzi che per merce sui porti che si attestano partenza tra i 180 €/t ed i 185 €/t. Il prodotto nostrano è appetito ma sottostà alle regole del libero mercato con l’Europa e l’Ucraina per un graduale rafforzamento delle quotazioni sulle piazze del Nord che porta il mais con “caratteristiche” a valere 175-180 €/t (+2), con sconto per qualità generica di ca. 5-10 €/t; il comunitario a premio di un 13 €/t e l’estero (“spot”) di un 20 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali Foraggieri: il settore mantiene un elevato livello di coperture e ai prezzi attuali si cerca di estenderle a tutto il 2016, ma sul pronto le quotazioni sono condizionate da scambi “spot” che stimolano un momento di ripresa. L’offerta di teneri e orzo nostrani si riduce in volume e si trattano comunitario ed estero: il tenero vale sui 185 €/t (inv), l’orzo 187-190 €/t (+2), ed il sorgo bianco 178 €/t (+2) partenza. Oleaginose: l’effetto valutario sovverte gli effetti di uno scenario mondiale in pieno raccolto per soia e colza. La soia nostrana vale 348 €/t (+4) partenza; l’estera sempre a premio di 7-9 €/t.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 44/2015 L’Edicola di Terra e Vita