Frumento tenero
ITALIA
settimana che non ha dato particolari segnali con la conferma da parte dei molini dell’interesse per il prodotto nazionale di forza che si avvicina in valore alle alternative comunitarie. I misti rossi ed i teneri superiori tengono le posizioni con le coperture sono già in gran parte fatte. Su Milano la sola voce in aumento sono i grani di forza (+3 €/t) nostrani ed esteri mentre su Bologna le variazioni sono nominali solo per i nazionali ad 1 €/t: i “misti” valgono sui 167 €/t arrivo con i “bianchi” a premio di 3-4 euro/t; il “Bologna” si conferma a 210-212 €/t arrivo mentre con gli “spring” incrementano il premio a 42 €/t.
Frumento duro
ITALIA
a stimolare il mercato interno la duplice domanda per prodotto con caratteristiche e alta proteina (causa le notizie negative dal Canada), e per merce con buone merceologiche ma proteina medio-bassa con l’obiettivo di eseguire in parte le ultime aste di vendita sul Nord Africa. L’Italia resta l’origine più a buon mercato nel mondo, ma rapidamente da Nord a Sud le borse merci sono in ripresa e confermano la tendenza rialzista che è più marcata al Sud (+10 €/t) che al Nord (+5 €/t). Il Fino proteico (tenore 13% e oltre) vale oltre 210 €/t arrivo, con i Mercantili a sconto dai 15 ai 25 €/t a seconda delle caratteristiche.
Mais
ITALIA
col progredire della raccolta si allineano le quotazioni nel Nord. I bassi prezzi stimolano maggiore interesse da parte della domanda mangimistica con l’effetto di stabilizzarne i valori. Resta l’allerta sanitaria, ma le stime restano per una buona qualità e rese/ha superiori alla media. Sulla Granaria di Milano si perde un 3 €/t, ma ore i prezzi sono speculari all’Ager Bologna per valori di 180 €/t per il prodotto “con caratteristiche” e di 167-168 €/t per il “generico”; i comunitari a lieve premio e gli esteri a ridosso dei 200 €/t sempre arrivo.
Cereali foraggeri e oleaginose
ITALIA
Cereali Foraggieri: si respira stagnazione negli scambi e questo congela le quotazioni. L’interesse del settore zootecnico è minore sia per i teneri, che si confermano a ridosso dei 165 €/t arrivo, che e soprattutto per gli orzi quotati sui 150 €/t arrivo; il sorgo bianco poco sotto i 150 €/t partenza. Oleaginose: si torna a quotare la soia nazionale che riapre sui 342-347 €/t arrivo con l’estera in regresso di 3-5 €/t a 355-360 €/t in simpatia con le notizie d’oltreoceano e l’euro in lieve ripresa. Il girasole si conferma sui 305-310 €/t arrivo.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 40/2016 L’Edicola di Terra e Vita