Frumento tenero
ITALIA
è evidenti la presa di coscienza della carenza di grani con caratteristiche superiori ed il supporto delle quotazioni (sostenute) delle alternative comunitarie ed estere. I molini guardano coprire oltre l’inizio del 2017 e fino a congiuntura di nuova campagna, ma l’offerta locale si irrigidisce. Su Bologna salgono di 2-3 €/t i prezzi dei grani di forza nostrani ed esteri, mentre su Milano gli aumenti sono generalizzati tra i 3 ed i 4 euro/t: i “misti” quotano arrivo 182 €/t ed i grani di forza sui 220-225 €/t mentre i comunitari salgono di 3 €/t e gli “spring” di un 3-4 €/t.
Frumento duro
ITALIA
seconda forte correzione al rialzo dei prezzi per la consapevolezza che il settore molitorio dovrà sempre più orientare l’attenzione sul mercato locale nonostante il tenore proteico (soprattutto al Sud) sia mediocre. Le coperture variano molto tra i molini ma la domanda è ben presente in regime di ritenzione d’offerta con la conseguenza inevitabile di aumenti di 9-10 €/t sull’Ager Bologna e a Foggia e di 7 €/t a Milano. Con l’addizionale pressione rialzista dei grani comunitari ed esteri il Fino Italiano proteico (con 13% minimo) vale oltre i 240 €/t arrivo; il Fino generico a sconto di 15-17 €/t ed i Mercantili attorno ai 196-210 €/t base tenore proteico.
Mais
ITALIA
settimana all’insegna della stabilizzazione dei prezzi sotto la pressione dell’offerta comunitaria ed estera che di fatto congelano le quotazioni del mais nostrano. Con il settore zootecnico meno presente ed un buon livello di offerta torna la sensazione di pesantezza, aggravata dal rafforzamento del dollaro. Su Milano e Bologna il mais si consolida sui livelli della scorsa settimana, confermando lo scollamento dai cereali a paglia foraggieri; al Nord il mais “con caratteristiche” resta a 180 €/t con il “generico” a sconto di un 7-8 €/t. Stabilità per le alternative comunitarie a 180 €/t mentre l’estero cede un 2 €/t per un 186-188 €/t partenza porto.
Cereali foraggeri e oleaginose
ITALIA
Cereali Foraggieri: tranne il sorgo bianco che con un più 2 €/t tocca quota 165 €/t partenza stoccatore, sia il grano tenero che gli orzi pesanti vedono un orizzonte senza cambi di direzione con prezzi che per l’orzo nazionale valgono un 160 €/t arrivo con gli esteri a premio di 3-4 €/t; il tenero invariato sui 178-180 euro/t (Bologna) con la domanda che trova disponibilità di prodotto anche sui porti. Oleaginose: i fondamentali restano di ampia disponibilità mondiale ed il cambio euro/dollaro contribuisce al regresso delle quotazioni sia della soia nazionale partenza a 362 €/t (-3) che dell’estera arrivo a 378 €/t (-5) ed il girasole fermo a 320 €/t.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 45/2016 L’Edicola di Terra e Vita