Frumento tenero
ITALIA
settimana con lievi segnali di consolidamento per i grani di forza, per la costante domanda dei molini orientati ad arrivare “coperti” al salto di campagna, e con i “misti” che faticano a tenere la posizione rispetto all’aggressività delle alternative Eu ed estere. Il raccolto 2017 dipenderà dalle (necessarie) piogge di Aprile ma al momento sulle piazze non si vede speculazione: i prezzi si confermano con i grani di forza arrivo sotto i 230 €/t arrivo ed i bianchi sotto i 200 €/t; i misti tengono quota 190 €/t ma sembra possano cedere 1-2 €/t. I comunitari cedono terreno a Milano ma non a Bologna con scollamento delle quotazioni; “spring” invariati.
Frumento duro
ITALIA
si consolida la tendenza ribassista su tutte le piazze e per tutte le voci di listino con i molini che riducono gli acquisti e supportano, nei fatti, la sensazione di pesantezza. La qualità che resta e medio-basso proteica e questo contribuisce a deprimere le prospettive da qui al nuovo raccolto. Se Foggia ratifica un meno 3 €/t, Milano quota un meno 4 €/ e l’Ager Bologna un meno 5 €/t per l’origine Centro che porta il Fino Marche a sconto sul corrispondente Fino Nord partenza (mantenuto invariato). Il nuovo raccolto procede nella media anche se molte zone abbisognano di piogge. Il “Fino con 13% proteina” scende sotto i 220 €/t arrivo, il “Fino generico” attorno ai 205 €/t, i mercantili con 11,5% proteina a 190 €/t e l’11% di proteina attorno ai 185 €/t (con rischio di essere venduto come “foraggiero”.
Mais
ITALIA
sulle piazze del Nord comincia a scarseggiare l’offerta di prodotto locale con le origini EU e paesi terzi a dettare una tendenza che, al momento, è di massima calma. Le scarse precipitazioni al Nord e le esigue scorte idriche nei bacini sono un fattore di possibile tensione per gli operatori del “100% mais italiano”, ma per ora non si specula ed i prezzi del “generico” uso zootecnico restano attorno ai 180 €/t arrivo con le partite con caratteristiche a premio di un paio di euro/ton; le origini Europa a ridosso dei 185 €/t mentre gli esteri spuntano un premio di 2-3 €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
ITALIA
Cereali Foraggieri: con il settore zootecnico poco attivo, la tenuta dei prezzi la garantiscono sia l’esiguità (in volume) di merce locale che il ciclico rafforzamento “Pasquale” dei sottoprodotti della macinazione; sul breve periodo si stima pesantezza. Dal sorgo agli orzi fino ai teneri la settimana conferma i valori della scorsa: l’orzo pesante arrivo a 175 €/t, il sorgo bianco a 180 €/t ed i teneri tornano sotto i 190 €/t. Oleaginose: la (poca) soia nazionale che resta tiene bene le quotazioni sui 410 €/t partenza, mentre l’estera cede terreno e perde ulteriori 5 €/t per un valore arrivo a ridosso dei 390 €/t reso stabilimento.
Il commento completo sui prezzi europei e mondiali su Terra e Vita 13/2017 L’Edicola di Terra e Vita