Cereali, quotazioni stabili e scambi limitati. Il mais perde terreno

tendenze di mercato dei cereali del 6 settembre 2018
L'analisi di Stefano Serra sui fenomeni che nell'ultima settimana influenzano le quotazioni dei cereali nelle borse merci italiane fotografa un mercato poco mosso con prezzi più o meno invariati

tendenze di mercato dei cereali grano tenero 6 settembre 2018

Grano tenero attendistaterra e vita

Mercato all’insegna della stazionarietà con attenzione a quanto accade sulle piazze europee (Matif). Scambi limitati ai fabbisogni sul prontissimo, con poca volontà di coprire le posizioni del secondo trimestre di campagna. Ampia disponibilità di grani di forza, con domanda inferiore all’offerta, mentre il sentimento è di maggiore tenuta per i “misti” sempre richiesti. Il differenziale di prezzo tra prodotto locale e le alternative comunitarie ed estere è nella media per quotazioni del nazionale che si confermano, per i grani di forza nostrani, a 220-225 €/t arrivo; i “bianchi” (classe 2) e i misti mantengono lo spread sul “Bologna” rispettivamente a meno 3-5 €/t e 5-7 215 €/t; origini europee invariate ed esteri “spring” più tenuti.

 

tendenze di mercato dei cereali grano duro 6 settembre 2018

Grano duro, calma piattaterra e vita

Continua il momento di stasi con la domanda coperta sul breve-medio termine e offerta prevalente da Sud a Nord. Sulle piazze si registrano timidi segnali di ripresa degli scambi, ma nel complesso il mercato fino a Dicembre resta stagnante. Non si attendono variazioni di rilievo nelle quotazioni anche per l’assenza di condizionamenti da parte dell’offerta comunitaria ed estera, ben presenti, ma atona e invariata sul fronte prezzi sul medio termine. Le scorte di qualità presso i molini, consentono di utilizzare appieno il raccolto Italia 2018 a prezzi invariati che per il “tipo Fino” vale sempre un 230 €/t reso molino; al Sud gli “slavati” a sconto di 10-25 €/t a seconda delle reali caratteristiche.

 

tendenze di mercato dei cereali mais 6 settembre 2018 

Mais in lento declinoTerra e Vita

Continua il lento declino delle quotazioni per il mais “generico”, con qualche maggiore richiesta per quello idoneo alle vacche da latte. Nel complesso lo scenario non è cambiato e l’offerta predomina una domanda spesso assente anche se l’attività mangimistica resta nella media del periodo. L’ampia offerta “any origin” contribuisce al tono ribassista per un mais “generico” che al Nord vale n 183-184 €/t arrivo (-2) e il mais “con caratteristiche” poco sopra i 185 €/t. Comunitario “con caratteristiche” e Ucraino mantengono il premio sul nazionale a 4-5 €/t.

 

tendenze di mercato dei cereali foraggeri e oleaginose 6 settembre 2018

Cereali foraggieri e oleaginose stabiliterra e vita

Cereali foraggieri: quotazioni invariate rispetto alla scorsa settimana per l’intero comparto. Gli orzi “pesanti” locali, in presenza di limitatissima domanda, sono offerti a 189-192 €/t arrivo (inv). I teneri mantengono arrivo destino quota 200 €/t reso, con origine prevalente Europa e Mar Nero; il sorgo bianco al Nord si conferma stabile sui 190-193 €/t arrivo. Oleaginose: la soia nazionale resta non-quotata. Pochi segnali dalle piazze mondiali dopo i recenti cali con l’euro abbastanza stabile: la soia estera cala 3 €/t e vale tra i 332 (Ager) e i 345 (Milano) €/t arrivo.

Cereali, quotazioni stabili e scambi limitati. Il mais perde terreno - Ultima modifica: 2018-09-07T12:31:08+02:00 da Redazione Terra e Vita

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