Gli eventi avversi del clima (gelo, grandine e siccità) che hanno caratterizzato l’inizio di questa stagione e le ultime settimane in particolare, sembra abbiano pregiudicato il raccolto 2017 di molte produzioni. Il gelo e la grandine in molte aree del paese, da nord a sud hanno compromesso definitivamente la produzione frutticola.
Quali strumenti hanno le imprese agricole per attutire l’effetto avverso del clima? Considerato che le difese attive (reti antigrandine, irrigazione soprachioma, fuochi ecc.) non sono realisticamente praticabili sull’intera superficie agricola italiana, uno strumento valido è la copertura assicurativa agevolata.
Il costo assicurativo è sostenuto da un contributo pubblico (UE e nazionale) del 65% rispetto al premio. Oggi è possibile assicurare i danni quanti qualitativi provocati da 11 avversità atmosferiche (grandine, eccesso di pioggia, eccesso di neve, vento forte, vento caldo, sbalzo termico, colpo di sole, alluvione, gelo, brina e siccità).
Da questa annata sono state introdotte due nuove coperture sperimentali: la garanzia prezzo, che al momento riguarda solo due cereali (frumento duro e frumento tenero) e la garanzia parametrica che in questa fase sperimentale può essere stipulata per cereali, oleaginose e foraggere.
Uno strumento previsto dalla politica di sviluppo rurale, anch’esso agevolabile ed interessante per il settore ortofrutticolo è il fondo di mutualità, da realizzare tra agricoltori e con il quale è possibile ripartire oltre ai rischi climatici anche i rischi legati alle fitopatie.
Un tema, quello assicurativo, di cui parlerà più approfonditamente Francesco Martella, dell’Area Sviluppo CeSAR, Centro per lo sviluppo agricolo e rurale di Perugia relatore al workshop “Il prezzo dei prodotti ortofrutticoli: solo una questione di mercato?” organizzato da Edagricole l’11 maggio prossimo a Macfrut.
