Caseari, latte spot in ripresa
Prosegue senza particolari scostamenti nei valori il mercato dei due formaggi grana a denominazione. L’andamento degli scambi viene ancora definito nella norma da parte degli operatori. Stabilità assoluta nei prezzi di tutte le varietà per il Grana Padano Dop su tutti i principali centri di scambio. Riguardo al Parmigiano Reggiano Dop tutte le piazze mantengono immutati i listini, solo qualche rallentamento viene ancora registrato limitatamente alla varietà 12 mesi, con leggeri adeguamenti al ribasso sulle piazze di Mantova e Milano.
Nessuna variazione anche per tutte le tipologie di burro con i corsi fissi sui valori della scorsa settimana su tutti i centri di quotazione. Si mantiene positiva la congiuntura della crema di latte a Milano (+3,2% var. cong) con ulteriori recuperi pari a 6 centesimi (1,96 euro/kg). Listini in ripresa anche per la materia prima con il latte spot che si attesta a 34 euro al quintale a Lodi e a 35 euro al quintale a Verona.
Avicoli, polli e tacchini in salita
Il mercato dei polli ha registrato una domanda discreta, in linea con quella della settimana precedente. Si mantiene buona la domanda che confrontandosi con un’offerta limitata ha portato i listini del vivo ad incrementare ulteriormente i valori. Anche per il tacchino si conferma la buona intonazione della domanda domestica con listini in recupero per la fesa, probabilmente favoriti anche da un aumento dei prezzi della fesa importata. Per le galline si mantiene sottotono la domanda, nonostante ciò i listini riescono a mantenersi stabili, grazie ad una carenza di prodotto sul mercato.
Sul fronte delle uova, dopo i ribassi apportati nelle scorse settimane gli operatori restano in attesa, auspicando in una ripresa dei consumi.
Bovini, vacche in rialzo
La settimana non ha portato cambiamenti di rilievo per la maggior parte delle categorie dei bovini da macello ad esclusione delle vacche, per le quali le richieste nel corso della settimana sono state piuttosto sostenute, mostrando listini in recupero su molteplici piazze. Stabilità assoluta per le manze e i vitelloni. L’andamento delle macellazioni rimane costante con una maggiore richiesta dei consumi verso i tagli posteriori a discapito di quelli anteriori, come accade solitamente con l’arrivo dei primi caldi. In consolidamento i valori dei bovini d’allevamento sia per i maschi che per le femmine da ristallo.
Suini, ancora in alto quelli da macello
L’intonazione del mercato suinicolo è volta stabilmente verso l’aumento soprattutto per quanto riguarda i suini da macello, con un incremento deciso sui listini ed un’offerta di capi pronti stabile a fronte di una domanda discreta da parte della GDO. Relativamente al mercato all’ingrosso si registra un aumento sui listini sia per quanto riguarda i tagli destinati al consumo che quelli destinati all’industria di trasformazione. I suinetti da allevamento hanno cominciato a rallentare nella spinta al rialzo, a fronte di un’offerta ed una domanda che è risultata più in equilibrio.
Olio invariato
Anche la terza settimana del mese di maggio non ha evidenziato particolari movimentazioni e variazioni sul mercato nazionale degli olii di oliva. Si è assistito ad un lieve arretramento delle quotazioni dell’extravergine che si sono fermate a 4,61 euro al chilo rispetto ai 4,65 di sette giorni fa, flessione dovuta essenzialmente alle piazze calabresi.
Senza variazioni i prezzi medi dell’olio vergine di oliva stabile a 2,92 euro al chilo e quelli del lampante di oliva che permangono a 2,57 euro al chilo. Sul mercato all’ingrosso ancora un lievissimo progresso per il raffinato di oliva che si attesta, in media, a 3,20 euro al chilo, mentre il raffinato di sansa mostra una flessione portandosi a 1,68 euro al chilo.
Senza particolari variazioni i listini medi degli olii di semi di arachide mais e girasole.
Vino, si muove anche il rosso
Mercato attivo nella terza settimana del mese di maggio per i vini comuni nazionali. Il prodotto bianco evidenzia un incremento dei listini medi che si attestano a 3,59 euro ettogrado, rispetto ai 3,53 della passata rilevazione. Anche nel segmento dei rossi si è annotato un aumento che ha portato le quotazioni medie all’origine a 4,12 euro l’ettogrado con un +1% su base settimanale. La regione più attiva è risultata l’Emilia-Romagna.
Senza variazioni rilevanti il settore dei vini a indicazione geografica.
I prezzi dei prodotti agricoli del 24 maggio 2021
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