Forti aumenti per i prezzi della soia. Rialzi anche per il girasole.

Il commento all’andamento dei prezzi settimanali di grano tenero, grano duro, orzo, mais, erba medica, soia, girasole e colza, rilevati dalle Camere di Commercio ed elaborati da Borsa Merci Telematica Italiana (BMTI).

I listini nazionali della soia hanno mostrato in chiusura di maggio ancora forti aumenti, sostenuti dagli ulteriori rialzi registrati dalle quotazioni alla borsa di Chicago (CBOT), sempre dettati dal permanere di condizioni critiche sulle semine negli Stati Uniti, a causa del clima piovoso. Tra le farine proteiche, oltre alla soia, nuovi aumenti si sono osservati anche per la farina di girasole, complice la limitata disponibilità sul mercato. Tra i cereali foraggeri, non si è registrata invece nessuna variazione significativa per i prezzi di orzo e sorgo.

L'impatto del clima in Usa

A Chicago le quotazioni dei semi di soia hanno chiuso la settimana guadagnando il 5,8% rispetto alla settimana precedente, attestandosi sugli 877,75 centesimi di dollaro per bushel, sulla scia, come detto, delle avverse condizioni meteorologiche che stanno colpendo importanti Stati produttori degli Stati Uniti. In particolare, i dati aggiornati al 26 maggio contenuti nel Crop Progress Report dell’USDA, il Dipartimento dell’Agricoltura americano, mostrano come completate solo il 29% delle semine previste, rispetto al 74% che si raggiungeva lo scorso anno e al 66% della media quinquennale 2014-2018. I ritardi nelle semine stanno riguardando sia la soia che, in maniera ancora più accentuata, il mais. Ciò potrebbe comportare che una parte degli ettari non seminati a mais potrebbero essere dirottati dagli agricoltori americani sulla soia, appesantendo conseguentemente la produzione di soia made in USA.

Prezzi in recupero, ma lontani dai livelli dello scorso anno

La tensione sul mercato americano si è ovviamente riflessa nel mercato europeo ed italiano. A Bologna i prezzi dei semi di soia nazionali sono saliti sui 333-336 €/t, in crescita del 2,8% rispetto alla settimana precedente. Più accentuato l’aumento per i semi di provenienza estera, che, con un +4% su base settimanale, si sono portati sui 340-342 €/t. Nonostante l’ulteriore recupero, i prezzi rilevati nei listini delle Camere di Commercio restano più bassi rispetto alla scorsa annata, con un decremento nell’ordine dei dieci punti percentuali. Spiccati aumenti si sono riscontrati anche per la farina di soia. A Bologna i prezzi all’ingrosso della farina di soia integrale nazionale (non OGM) si sono attestati sui 387-392 €/t, mettendo a segno una crescita del +4% su base settimanale. Anche in questo caso, comunque, il confronto con la scorsa annata resta negativo, pari ad un -14,9%. Tra le altre farine proteiche, sono proseguiti i rialzi per la farina di girasole, in particolare per la farina proteica. Sulla piazza di Torino l’aumento rispetto alla settimana precedente è stato del +5,9%, grazie al quale i valori si sono portati sui 270-272 €/t, tornando di fatto in linea (+1,5%) rispetto a dodici mesi fa. Mercato sostanzialmente stabile invece per la farina di colza.

Orzi e sorgo, lievi aggiustamenti

Tra i cereali foraggeri, le battute conclusive dell’attuale campagna commerciale non hanno mostrato variazioni degne di nota per i prezzi degli orzi, ad eccezione di un lieve rincaro sulla piazza di Roma (+1,1%). A Milano i prezzi dell’orzo pesante ad uso zootecnico sono rimasti invariati sui 210-217 €/t. Situazione simile per il sorgo, fermo sui 186-187 €/t, sempre in leggero ritardo rispetto alla scorsa annata (-2,4%).

I prezzi dei cereali e delle materie prime
nella settimana dal 27 maggio al 1 giugno 2019

Forti aumenti per i prezzi della soia. Rialzi anche per il girasole. - Ultima modifica: 2019-06-04T01:28:30+02:00 da Redazione Terra e Vita

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