Caseari
Il mercato all’origine dei caseari relativo alla quarta settimana del mese presenta una situazione senza particolari novità. Per ciò che concerne i due grana a denominazione i listini ricalcano i valori di sette giorni fa, ma paragonando le quotazioni con quelle di dodici mesi fa si riscontra una variazione tendenziale positiva per entrambi. A detta degli operatori l’andamento degli scambi si mantiene nella norma. Per ciò che concerne le materie grasse e nello specifico per zangolato, le quotazioni all’origine hanno ricalcato fedelmente quelle della precedente ottava. Solo sulla piazza di Modena si adeguano al ribasso i valori, equiparando di fatto i listini alle altre piazze emiliane a 1,65 euro al chilo.
Avicunicoli
Quest’ultima settimana, ha registrato una domanda di pollo ridotta; tuttavia, le quotazioni del vivo e quelle del macellato data la scarsità dell’offerta hanno continuato a salire. Sul fronte dei prezzi si registra una congiuntura rialzista su tutti i principali centri di scambio. Nello specifico i polli di taglia leggere recuperano mediamente dai 2 ai 4 centesimi al chilo, mentre la taglia pesante recupera dai 3 ai 4 centesimi al chilo. Il mercato dei conigli a causa dell’innalzamento delle temperature ha registrato anche nel corso dell’ultima settimana una domanda contenuta per quel che concerne il macellato e di riflesso il vivo. Ciò ha comportato che le quotazioni restassero invariate malgrado l’offerta di vivo domestico fosse limitata. I listini sia per i conigli leggeri che pesanti si collocano sui medesimi prezzi della scorsa settimana.
Bovini
Nel corso dell’ultima settimana, in un contesto di scambi piuttosto calmo, si sono ripetute le precedenti quotazioni sulle principali piazze. Per le manze da macello, in generale i corsi si sono mantenuti stabili per tutte le razze, ad eccezione di alcuni aumenti pari a 5 centesimi al chilo registrati per la Marchigiana sul mercato di Macerata. Anche per quanto concerne i vitelloni si assiste scambi calmi con una congiuntura all’insegna della stabilità, dopo le flessioni accusate nelle settimane passate. Infatti, sulla maggior parte delle piazze si assiste ad una tenuta dei listini. Voce fuori dal coro la piazza di Padova sulla quale anche nel corso dell’ultima rilevazione i prezzi flettono per la varietà Charolaise, gli incroci francesi e Limousine.
Olio
Per la quarta settimana di marzo è continuato l’andamento a ribasso dei prezzi medi dell’olio extravergine e vergine d’oliva sul mercato calabro a causa di un mercato calmo e con poche richieste mentre, è rimasto invariato il mercato del lampante. Non si sono osservate variazioni di rilievo sia negli scambi sia nelle quotazioni raggiunte per gli oli Dop e Igp.
Sul mercato all’ingrosso si è avuto un ribasso delle quotazioni medie degli oli raffinati di oliva e di sansa in particolar modo sulla piazza di Milano. È variato, rispetto alla precedente settimana, l’andamento degli oli di semi rettificati. In particolare per l’olio di semi di arachide si è notato un lieve aumento del prezzo medio sulla piazza di Genova mentre per l’olio di girasole si è avuto un assestamento a ribasso delle quotazioni sulla piazza di Roma. Stabile infine il mercato per l’olio di semi di mais.
Vino
Nell’ultima settimana di marzo si è osservato un ribasso generale delle quotazioni medie dei vini comuni sia bianchi sia rossi e rosati, imputabile a un mercato calmo con domanda debole. Anche per gli Igt bianchi Rubicone Trebbiano, Veneto Glera e Veneto Verduzzo e per gli Igt rossi e rosati Negramaro di Puglia e Veneto Merlot si è avuto un generale calo dei prezzi a causa di una domanda poco attiva.
I prezzi dei prodotti agricoli dell’1° aprile
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