Cereali, troppo mais deprime i prezzi
Dopo i consistenti rialzi osservati nelle ultime settimane, i prezzi del grano tenero e dell’orzo si sono stabilizzati in gran parte delle piazze di riferimento; listini poco mossi anche per il frumento duro. Il mais nazionale ha registrato un generale assestamento al ribasso, motivato dalle prime impressioni sul nuovo raccolto che si preannuncia abbondante (e di buona qualità). Le quotazioni dei semi di soia origine Italia sono state momentaneamente sospese in tutti i centri di scambio del paese, in attesa della nuova produzione, mentre a Chicago il future di settembre nel corso della settimana ha perso 9 cent$/Bushel, probabilmente a causa delle ultime previsioni sul raccolto mondiale 2018/19, che secondo l’Igc raggiungerà il record di 366 milioni di tonnellate (+8% rispetto alla precedente campagna).
Avicunicoli, balzo dei conigli
Il mercato avicunicolo ha ripreso con regolarità le attività dopo la pausa estiva, risultano operativi tutti i principali centri di scambio. In alcuni allevamenti del Paese, la mortalità degli animali, legata alle alte temperature e il rallentamento dei tassi di crescita di cui si dava conto la scorsa settimana, hanno causato una contrazione del volume offerto; tuttavia nelle grandi città la ripresa dei consumi stenta ancora a decollare e l’offerta presentata sul mercato, al momento, risulta commisurata alla domanda. Restano stabili o con variazioni di scarso rilievo i listini di quest’ultima settimana; in evidenza solo l’andamento dei conigli che, secondo le attese, ha registrato un aumento della richiesta di macellato subito dopo ferragosto; l’offerta di questo prodotto, ancora piuttosto contenuta, ha determinato un rialzo deciso delle quotazioni che dovrebbe proseguire anche per le prossime settimane.
Bovini, giù vitelli da ristallo e baliotti
Mercato bovino nel complesso stabile o tendenzialmente in ribasso; si osservano nuove variazioni negative per i baliotti da ristallo, in calo ormai dalla seconda settimana di luglio. Visti al ribasso anche i vitelli maschi da ristallo, a Modena e a Padova. Mercati vivaci in Piemonte, con buona affluenza di capi, tutti contrattati velocemente a prezzi sostanzialmente stazionari. Aggiustamenti tecnici positivi delle quotazioni dei vitelloni a Padova, allineate ai valori delle altre piazze di scambio. Stabili o con variazioni di scarso rilievo le altre categorie a listino. Nessuna variazione questa settimana per il mercato all’ingrosso.
Suini in chiaroscuro
Relativamente ai suinetti il listino pubblicato nella seduta del 30 agosto ha visto una tendenza complessiva al calo, sia delle pezzature più piccole che quelle centrali, dai 7 ai 65 kg, mentre restano stabili i magroni pesanti. La tendenza dei suini da macello, sia del circuito tutelato che non, risulta in rialzo e contraddistinta da una forbice di prezzi minimi e massimi. Per quanto riguarda i tagli della carne suina la pancetta, il pancettone e la spalla risultano in rialzo, in calo la coppa. Per quanto riguarda le cosce, viste al ribasso quelle con il peso più piccolo, in rialzo le pesanti.
Caseario, sale il burro, stabili i grana
In questa ultima settimana del mese per i due grana a denominazione il mercato appare sostanzialmente stabile con scambi definiti nella norma, più vivaci le contrattazioni per il Parmigiano Reggiano Dop, varietà 18 e 24 mesi, con listini in recupero dai 5 ai 10 centesimi su tutte le piazze; fermi su tutte le piazze i prezzi del 12 mesi. Per il Grana Padano Dop, dopo un lungo periodo di stasi dei prezzi, si assiste ad un’inversione di tendenza sulla piazza di Mantova dove le varietà 14 e 20 mesi riescono a spuntare rispettivamente 5 e 10 centesimi al chilo rispetto all’ultima quotazione. Con la riapertura di tutti i centri di contrattazione per tutte le materie grasse si assiste a un’ulteriore spinta inflattiva dei prezzi, con recuperi pari o superiori ai 10 centesimi al chilo. Nello specifico lo zangolato tocca i 3,11 €/kg a Parma e a Reggio Emilia, mentre raggiunge i 3,51 €/kg a Milano. Il burro Cee sempre a Milano chiude le contrattazioni aggiungendo 23 centesimi alle ultime quotazioni (5,33 €/kg), mentre a Mantova viene scambiato a 5,35 €/kg.
Olio, solo segni più per quelli d'oliva
In chiusura di mese, con la riapertura dei mercati dopo la pausa estiva, le quotazioni nazionali dell’olio di oliva sono risultate in aumento per tutte le qualità. Per l’extravergine, listini in rialzo in particolare sulle piazze calabre in virtù di una domanda buona e, in misura minore, sulle piazze pugliesi monitorate. In forte aumento il vergine (+20,4%) e il lampante sulle stesse piazze calabre, trend invariato a Gioia Tauro; mercato in rialzo per entrambe le tipologie anche sulle piazze pugliesi. Andamento stabile per gli oli Dop e Igp. Quotazioni tendenti al rialzo per il rettificato di oliva su gran parte delle piazze, poco movimento per la sansa con ribassi registrati sui mercati di Genova e Firenze. Per gli oli di semi raffinati perdono qualche punto l’arachide e il mais sulla piazza di Genova, situazione invariata per il girasole.
Vino: rosso perde, bianco perde
Il mercato nazionale dei vini comuni chiude il mese di agosto con prezzi al ribasso per entrambe le tipologie. Particolare peso hanno avuto le quotazioni della piazza di Lugo, risultate col segno negativo, nell’ottica di uno smaltimento delle ultime rimanenze della vendemmia 2017. In netto calo anche le quotazioni dei vini a indicazione geografica a causa dei ribassi osservati per i prodotti di origine veneta, in previsione della nuova stagione di vendemmia.
I prezzi dei prodotti agricoli del 3 settembre
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