Dopo il grano tenero anche per il grano duro i listini delle Camere di Commercio sono entrati nel consueto periodo dei “non quotato” in attesa che sul mercato arrivino i primi lotti del prodotto 2018. Da rilevare intanto, la contrazione registrata per il grano duro di provenienza extracomunitaria.
Esordio stentato
Prima quotazione per il raccolto 2018 dell’orzo, attestato sui 165-168 €/t a Bologna. Ribasso su base settimanale, invece, per l’orzo comunitario. Prezzi in calo per il mais di origine nazionale, in un mercato che prende nota delle stime attualmente disponibili sul raccolto 2018, indicanti una crescita delle quantità rispetto al 2017 (6,1 milioni di tonnellate secondo il Coceral, +5,5%).
Scontro Usa-Cina
Pesanti ribassi si sono registrati invece nel comparto della soia, sulla scia dei forti cali che si sono osservati presso la borsa di Chicago. Nel mercato mondiale sono tornati i timori per la guerra commerciale tra USA e Cina, con quest’ultima che ha annunciato tariffe doganali su 34 miliardi di dollari di prodotti americani inclusi quelli agricoli tra cui i semi di soia. La flessione della soia ha trascinato al ribasso anche i prezzi delle farine di colza e girasole.
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