Tutti i prezzi dei prodotti agricoli rilevati, e commentati, da Ismea sulle principali piazze italiane nell’ultima settimana.
Animali vivi, carni fresche, cereali e derivati, derivati di colture industriali, foraggi e alimenti per il bestiame, latte e derivati, oli e grassi vegetali, semi oleosi, uova fresche e in guscio, vini.
AVICUNICOLI
L’andamento dei consumi di pollo è risultato un po’ meno sostenuto rispetto alla precedente rilevazione tuttavia, a causa dei noti problemi sanitari ancora in corso, l’offerta di animali vivi e macellati è risultata ridotta, tanto che il mercato è sembrato ben intonato, con quotazioni in consolidamento o in leggero rialzo. La domanda finale di galline rosse risulta penalizzata dalle elevate quotazioni raggiunte, che azzerano quasi totalmente la componente estera delle richieste e rallentano l’assorbimento domestico di prodotto; tuttavia, la penuria di prodotto e l’aumento dei consumi, in concomitanza con l’arrivo del freddo, farà salire ulteriormente i corsi. Bene anche le faraone che si presentano sul mercato con numeri limitati, a fronte di un buon andamento del macellato. Situazione immutata per i tacchini, sia sotto l’aspetto del vivo che del macellato e anche nelle prossime settimane non sono attese variazioni di rilievo. Buoni, se non addirittura ottimi, i prezzi dei conigli vivi e altrettanto buoni per il macellato; ora si consolida cercando di mantenere il più possibile nelle prossime settimane tali valori. Immutato il mercato delle uova che registra una domanda sempre molto sostenuta; l’offerta si fonda su quantitativi minimi per cui la situazione finale vede una crescita delle quotazioni.
BOVINO
Per la seconda settimana consecutiva si registra una certa vivacità del mercato dei vitelli da macello, confermata anche da oscillazioni positive alla Borsa di Modena e in commissione a Padova. Anche per i vitelloni si segnalano rialzi delle quotazioni a Modena e a Padova, per gli Charolaise, e a Montichiari. Qualche aggiustamento al ribasso si è registrato invece per i vitelli da ristallo Charolaise a Modena, mentre per i baliotti i cali sono stati registrati a Padova e Montichiari. Anche i tagli, come già la scorsa settimana, registrano quotazioni in aumento, in particolare per mezzene di seconda qualità e busti di vitello e per mezzene ed anteriori di vitellone.
CASEARIO
La settimana è stata segnata da un andamento complessivamente più stabile nel comparto caseario e nello specifico per le materie grasse. Dopo settimane di cali si è bloccato il prezzo dello zangolato a 3 euro al chilo sulle piazze emiliane e a 3,20 euro al chilo su quella mantovana. Non si arrestano però le flessioni del burro Cee dove, sia a Milano che a Mantova, registra un ulteriore calo di 10 centesimi portandosi a 4,90 euro al chilo. Anche per il pastorizzato si mostrano cedimenti sulla piazza di Cremona, con perdite di 10 centesimi al chilo (4,80 euro al chilo). Sul fronte dei due grana a denominazione anche nel corso dell’ultima ottava rilevata si mostra un mercato con dinamiche divergenti. Per il Parmigiano Reggiano Dop gli scambi si mantengono buoni sulle principali borse merci, con prezzi saldamente ancorati per tutte le varietà, mentre per l’altra Dop il Grana Padano il mercato appare più calmo con prezzi in calo di 5 centesimi al chilo sia Milano e che Cremona.
CEREALI
Nessuna variazione significativa nel mercato del frumento duro nazionale; la richiesta rimane ovunque limitata e lievi assestamenti al rialzo delle quotazioni sono stati osservati unicamente a Milano e sulle piazze marchigiane. Prosegue invece il trend positivo del frumento tenero panificabile, grazie ad un incremento della domanda da parte delle industrie molitorie. Valori poco mossi per il mais, mentre si conferma la dinamica positiva dei prezzi dell'orzo, con aumenti evidenti in tutti i centri di scambio del centro nord, motivati dal rafforzamento della richiesta dei mangimifici. Dopo diverse settimane sembra essersi esaurita la spinta rialzista dei semi di soia e sulle piazze di Milano e Bologna le quotazioni medie sono calate, rispettivamente di 3 €/t e di 1 €/t.
SUINO
Nel comparto dei suini da allevamento si conferma, su tutte le piazze, il trend positivo per i lattonzoli da 7/15 kg, mentre restano pesanti le contrattazioni per tutte le altre taglie afferenti a questa categoria. In attesa di nuovi equilibri tra domanda e offerta, l'andamento, secondo le previsioni della CUN, si dovrebbe mantenere tale anche per la prossima settimana, con cali generalizzati dunque su tutte le taglie ad eccezione dei 15 kg. Per i suini da macello invece una domanda più sostenuta ha portato ad un aumento delle quotazioni su tutte le principali piazze, confermata dalla CUN anche per la prossima settimana. Le quotazioni dei tagli ad inizio settimana alla Borsa di Modena risultano pressoché stazionarie, con aumenti per spalle, gole e trito, a conferma di un mercato sicuramente più attivo.