Caseari
I prezzi medi all’origine del Parmigiano Reggiano Dop relativi alla settimana corrente si mantengono invariati, confermando così un trend di totale stabilità nelle quotazioni in un contesto di mercato definito calmo. Anche il Grana Padano Dop in questa settimana mantiene le stesse quotazioni della precedente ottava su tutte le piazze, con gli scambi definiti nella norma dalla maggior parte degli operatori. Per ciò che concerne le materie grasse gli scambi si mantengono calmi in tutti i centri di quotazione riuscendo tuttavia a non retrocedere i listini come avvenuto nelle scorse settimane. Lo zangolato tiene fermi i prezzi sulle piazze emiliane a 1,30 euro al chilo (-57,1% variazione tendenziale), alla stessa stregua il burro Cee su entrambe le piazze lombarde conferma i valori a 3,50 euro al chilo (-33,3% variazione tendenziale).
Bovini
La settimana in oggetto vede quasi tutte le categorie merceologiche dei bovini scendere di prezzo, seppur in misura ridotta. Guardando le principali categorie di carne si nota un calo del -0,70% per il bovino adulto, del -0,6% per il vitello, del -0,22% per il vitellone. Gli animali vivi mostrano un andamento analogo: -0,20% per i vitelloni da macello, -0,58% per le manze, -0,80 % per le vacche da macello mentre restano stabili i vitelli da macello. Gli scambi risultano infatti lenti ed è attesa una ripresa della domanda all’abbassarsi delle temperature.
Avicunicoli
La settimana in oggetto presenta variazioni eterogenee per le principali categorie merceologiche del settore avicunicolo. I conigli perdono terreno sia come animali vivi, scambiati all’origine, che come carni scambiate all’ingrosso, sebbene in misura minore. Infatti gli animali vivi presentano un calo congiunturale medio nazionale del -12,10% mentre le carni presentano un calo del -0,77% generato dalla piazza di Firenze. Le galline perdono terreno in ragione del -2,74% su base congiunturale. Tale calo è collegabile alla categoria delle galline pesanti, che sulle piazze di Forlì, Verona e Arezzo perdono il -9,09%. Una leggera ripresa è mostrata da polli e tacchini che recuperano rispettivamente il +0,89% e il +1,32%.
Vino
La terza settimana di luglio si è conclusa sulla base di prezzi invariati per i vini comuni sia bianchi sia rossi e rosati. Mentre si è osservato un calo dei prezzi delle IGT rosse e rosate Negramaro sulla piazza pugliese e Toscana Sangiovese sulla piazza di Firenze a causa di una debole attività della domanda. Restano invece invariati i prezzi delle IGT bianche rispetto alla precedente rilevazione.
Olio
Nella settimana dal 15 al 21 luglio non si sono osservate variazioni di rilievo per le quotazioni degli oli extravergini, vergini e lampanti italiani a causa di un generale equilibrio tra domanda ed offerta. Il mercato resta calmo anche per la categoria delle DOP, che ha evidenziato solo un leggero calo dei prezzi del Chianti classico e il Sabina imputabile alla maggiore offerta presente nei circuiti commerciali. Invariato il prezzo medio delle IGP.
Sul mercato all’ingrosso si è osservato un lieve rialzo per gli oli raffinati di oliva e di sansa a causa di una domanda più propensa all’acquisto. Restano stabili su base congiunturale le quotazioni degli oli raffinati di semi.
Prezzi dei prodotti agricoli del 22 luglio
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