Soia, produzione mondiale superiore ai consumi

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Le scorte mondiali sono previste in crescita del 7% rispetto alla campagna precedente. Questo avrà un effetto calmierante sui prezzi

La produzione mondiale di soia nel 2024/25 è prevista sui 418 milioni di tonnellate, in calo di due mln/t rispetto a gennaio, causa il peggioramento climatico in Argentina e Paraguay. Produzione che comunque è in aumento del 5% rispetto all’annata precedente grazie agli ampi raccolti negli altri principali paesi esportatori. I consumi sono visti in aumento, per un generalizzato incremento degli utilizzi in tutte le aree geografiche e settori di impiego, ma inferiore alla produzione e questo porterà a un incremento del 7% degli stock di fine campagna con un rapporto stock/utilizzi che sale al 20% (+1% rispetto al valore del 2023/24).

Per meglio capire i futuri scenari è rilevante notare che se l’Argentina raccoglierà il 3% in meno (equivalente a 1,5 mln/t), gli incrementi in Brasile (+9% e 14 mln/t) Usa (+5% e 4 mln/t) e Ucraina (+18% e 1 mln/t), collocano la produzione 2024/25 ai massimi degli ultimi anni con riflesso calmierante sui mercati, che però deve essere visto nel più ampio contesto del mercato degli oli vegetali a uso alimentare e bio-energetico e, come sottoprodotto delle trasformazione, delle farine proteiche.

Andamento del prezzo della soia

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Scambi di poco superiori al 2023/2024

In questo scenario gli scambi aumenteranno di poco rispetto al 2023/24 anche se la costante crescita degli ultimi anni ben delinea il ruolo della soia come driver nella definizione dei prezzi del settore, rilevanza che si conferma anche oggi con l’arrivo del raccolto brasiliano in un momento di evoluzione del mercato. La domanda cinese potrebbe essere meno pressante per maggiore disponibilità interna, ma crescerà la richiesta dal resto dell’Asia, dall’Africa e dall’Europa. Quest'ultima, alla luce delle deludenti produzioni in volume di colza e girasole del 2024 si vedrà costretta a orientare parte della domanda verso la soia mondiale. Per questa campagna il Vecchio Continente è atteso importare quasi 15 mln/t di soia con un incremento del 6% (circa 1 mln/t) rispetto al 2023 e la vicina Ucraina potrebbe essere la soluzione.

Atteso un raccolto record anche nel 2025

Passando alle prospettive 2025-26, nell’imminenza delle semine primaverili in Europa e ipotizzando quelle in Sudamerica (le operazioni inizieranno tra 6-7 mesi), lo scenario mondiale non cambia con attesa per un raccolto record anche nel 2025. Si ipotizzano rese/ha nella media storica e lievi incrementi delle superfici in Sudamerica (più 2%), Asia (+2%) e Mar Nero (+3%) con limitata flessione in Europa (-2%) e Nordamerica (-3%).

Fronte prezzi mondiali, molto dipenderà dall’evoluzione della domanda di soia nel contesto delle oleaginose allargato ad includere il “palma”, consci che la richiesta dell’Europa (deficitaria dell'85%) è complessivamente un 7-8% del totale e che l’orientamento dei mercati resterà legato all’import cinese che rappresenta un 50% dei 180 mln/t di semi di soia scambiati ogni anno a livello mondiale.

Soia, produzione mondiale superiore ai consumi - Ultima modifica: 2025-02-26T12:27:12+01:00 da Simone Martarello

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