Quarta settimana di ottobre che ha visto prevalere ancora una sostanziale stabilità nei mercati dei grani. Per il grano tenero, qualche ribasso si è osservato solo per i grani di provenienza nordamericana, complice principalmente il cambio euro – dollaro.
Tra i cereali foraggeri prosegue invece la crescita per gli orzi, con aumenti particolarmente marcati sulla piazza di Milano per l’orzo nazionale pesante (+3,8% rispetto alla settimana precedente e valori sui 212 – 220 €/t). Lieve ribasso per il sorgo (-1,1%), attestato sulla soglia dei 180 €/t, sebbene i valori attuali confermino una variazione positiva rispetto a dodici mesi fa (+2,6%).
Mercato che rimane pesante per il mais nazionale, anche per via di un’offerta che si mantiene superiore alla domanda, e listini delle Camere di Commercio che sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto alla settimana precedente.
Nel comparto dei foraggi, tornano stabili i listini dell’erba medica e della paglia di grano, con quest’ultima che mantiene però una forte crescita su base annua (+76% sulla piazza di Modena).
Tra le farine proteiche, sulla scia dei ribassi osservati per le quotazioni alla borsa di Chicago e complice un contesto mondiale che rimane segnato da una produzione record di soia, i listini delle Camere di Commercio hanno messo in mostra diffusi ribassi per i prezzi della farina di soia. Mercato decisamente meno vivace rispetto a qualche settimana fa anche per la farina di girasole, i cui valori mantengono però una forte crescita rispetto allo scorso anno (+48% a Bologna per il prodotto proteico). Rialzi su base settimanale per la farina di colza nazionale (+1,8% sulla piazza di Torino), anche per via di una minore offerta.
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