Suini e vino rubano la scena. Bovini e olio evo dietro le quinte

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Sono i vini emiliano-romagnoli a trainare i listini, mentre Puglia e Calabria affossano l'olio evo. Stabili i prodotti caseari e gli avicunicoli

Caseari, listini invariati

Ancora una settimana di sostanziale tenuta per l’intero comparto che vede confermare i prezzi su tutte le principali piazze di riferimento. Perfetta stasi per il segmento dei grana a denominazione in tutti i maggiori centri di scambio e per tutte le stagionature, con scambi che si mantengono nella norma. Per il Parmigiano Reggiano Dop tutte le piazze confermano i precedenti listini ad eccezione della Borsa di Parma che adegua al rialzo di 5 centesimi al chilo. Per il Grana Padano Dop, non si rilevano variazioni di prezzo a Cremona, Mantova e Milano.

Alla stessa stregua il mercato del burro che dopo le flessioni dei listini dell’ultimo periodo si assesta sui medesimi livelli della precedente ottava. Nel complesso gli scambi rilevati nelle varie piazze sono stati per lo più calmi, senza segnalazioni particolari da parte della maggior parte degli operatori. Accusano, invece, erosioni pari a 6 centesimi i listini della crema di latte a Milano quotata 1,90 euro/kg (-3,06% var. cong.; +13,10% var. tend.)

Avicunicoli, i consumi restano fiacchi

Nessuna particolare novità riguardo al mercato del pollo, per il quale i consumi si mantengono sui medesimi livelli della scorsa settimana. Pertanto, i listini del vivo non registrano nessuna variazione con un’offerta e una domanda che si mantiene in equilibrio. Contestualmente, però, è stato segnalato un leggero rallentamento dell’accrescimento degli animali e dei relativi pesi, condizionati dalle elevate temperature degli ultimi giorni.

Anche per le galline nessun cambiamento, almeno nel breve periodo. I consumi si mantengono su livelli minimi, a fronte di un’offerta di entrambe le tipologie che è risultata solo leggermente superiore alla domanda: pertanto, il mercato si è trovato in uno stato maggior equilibrio, con una conseguente tenuta nei prezzi per entrambe le tipologie. Riguardo alle uova la domanda sia della componente intermedia che di quella finale è rimasta contenuta, nonostante le recenti riduzioni dei listini, mantenendo di fatto immobili i listini su tutti i mercati.

Bovini in deciso calo i baliotti

Per il mercato bovino si evidenzia questa settimana un deciso calo (fino a 10 centesimi sulle piazze di Modena e Montichiari) per i vitelli baliotti, in flessione dopo un periodo di ripresa seguito da alcune settimane di stasi. Riguardo i ristalli appaiono più richieste le femmine di Charolaise e Limousine che riescono a spuntare qualche centesimo in più sulla piazza di Padova, mentre si mantengono stabili i maschi su tutti i principali mercati. Per quanto riguarda i prezzi dei bovini da macello si osserva una quasi generalizzata stabilità con alcune oscillazioni che non sembrano mostrare delle vere e proprie tendenze consolidate. L’andamento delle macellazioni si mantiene sui medesimi livelli della scorsa settimana, senza particolari variazioni.

Suini, quelli da macello recuperano

Da un’analisi delle dinamiche congiunturali riguardo al suino da macello si registra una tendenza all’aumento con due cifre fissate sul listino e un’offerta lievemente inferiore alla domanda. Relativamente al mercato all’ingrosso si rileva un aumento dei tagli destinati al consumo, mentre quelli destinati all’industria si confermano complessivamente stabili ad eccezione della pancetta e del pancettone in calo mentre le cosce sono date in rialzo. Per quanto riguarda i suinetti da allevamento si rileva un non formulato con un contrasto in sede di formazione del prezzo tra allevatori ed ingrassatori.

Olio, evo in leggero calo

La quarta settimana del mese di luglio ha evidenziato un mercato lievemente cedente per i listini medi all’origine dell’olio extravergine di oliva nazionale, listini che si sono attestati a 4,36 euro al chilo a causa tanto dell’arretramento dei prezzi sulle piazze calabresi quanto su quelle pugliesi.

Flessione anche per le quotazioni medie dell’olio vergine che si attestano a 2,83 euro al chilo rispetto ai 2,86 della scorsa settimana. In questo caso l’arretramento va imputato al mercato calabrese.

Anche l’olio lampante di oliva mostra un mercato lievemente cedente con i listini medi che si fermano a 2,43 euro al chilo.

Sul mercato all’ingrosso si può invece rilevare una certa stabilità con gli olii raffinati di oliva a 3,07 euro al chilo e i raffinati di sansa stabili a 1,61.

Stabili anche i listini dei raffinati di semi, in lieve crescita solo l’olio di semi di girasole che si attesta a 1,36 euro al chilo.

Vino, salgono sia bianchi che rossi

Dopo settimane di immobilità nella penultima settimana del mese di luglio si evidenzia un lieve incremento dei listini medi all’origine dei vini bianchi comuni che si attestano a 3,69 euro l’ettogrado rispetto ai 3,64 della scorsa rilevazione.

Gli incrementi posso essere perlopiù imputati alle buone performance dei prodotti emiliano-romagnoli.

In lieve crescita anche i vini comuni rossi che si portano a 4,12 euro l’ettogrado guadagnando circa due centesimi.

Nessuna variazione degna di nota tra le produzioni ad indicazione geografica.

 I prezzi dei prodotti agricoli del 26 luglio 2021
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Suini e vino rubano la scena. Bovini e olio evo dietro le quinte - Ultima modifica: 2021-07-27T18:35:37+02:00 da Redazione Terra e Vita

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