Frumento tenero
In base ai responsi dal campo, peggiori rispetto al fantastico 2017, le borse merci ricominciano a quotare, con prezzi in ribasso per la “classe 3” (“grani misti”) e al rialzo per la classe 1 (“grani di forza”), a sottolineare un raccolto che vede buona qualità ma con meno eccellenza (problemi nel “W”) e soprattutto lotti disomogenei tra ma anche negli stessi areali produttivi. I molini che hanno atteso la trebbiatura, con discreto livello di scorte, tornano all’acquisto “selettivo” delle partite di nuovo raccolto di fatto incrementando il differenziale di prezzo tra le “classi”: i grani di forza sui 215 €/t arrivo, i “bianchi” a sconto di 15 €/t ed i “misti” di 20 €/t. Attesa per i primi prezzi dall’Europa e “spring” in lieve ulteriore calo di 5 €/t.
Frumento duro
Si quota in tutta Italia e si comincia a delineare il quadro di campagna con problemi di bassi pesi specifici e “slavati” al Sud, mentre al Centro-Nord la qualità merceologica e proteica resta buona; comun denominatore un calo di rese/ha più o meno marcato che potrebbe condurre ad una produzione “deficitaria” sui consumi attesi (e al netto di default qualitativi) di un 2 mio/t. Gli operatori tornano a guardare ai mercati comunitari ed esteri che quotano al di sopra del “nazionale” e questo induce di riflesso un aumento dei prezzi sulle mercuriali per il “tipo Fino” che oggi vale arrivo un 230 al Nord ed un 240 al Sud; i mercantili al Centro-Nord e gli “slavati” a Foggia a sensibile sconto di un 10-20 €/t.
Mais
Si allineano le quotazioni al Nord in presenza di buoni progressi colturali (e attenzione ai temporali/grandinate estive) e nell’attesa di capire l’evoluzione dei prezzi dei cereali a paglia. Le coperture sul breve termine ci sono, alla pari di contratti di compra-vendita, e non si prevedono particolari (nuovi) scossoni “dall’Europa e dal mondo”. Prosegue l’alternanza di caldo e piogge al Nord e le quotazioni del mais “generico” franco arrivo Nord si confermano sui 188-189 €/t con il premio per il mais “con caratteristiche” sui 2-4 €/t. Comunitario con caratteristiche in lieve calo a 188-193 €/t (-2) ed estero Mar Nero a 188-194 (-1) €/t.
Cereali foraggeri e oleaginose
Cereali foraggeri: l’evoluzione dei raccolti comunitari dell’orzo rafforza la convinzione di prezzi ben tenuti; l’orzo pesante vale reso Milano e Bologna sui 171-175 €/t con un più 3 €/t sulla scorsa settimana. I teneri Italia 2018 mostrano una forte eterogeneità qualitativa e l’apertura a Milano sui 165-170 €/t sottolinea il riposizionamento al ribasso. Oleaginose: poco o nulla cambia nello scenario mondiale e con l’euro attorno ai 1,17 a fare tendenza sono i prezzi esteri al ribasso di 8-10 €/t che portano la soia nostrana arrivo a 355 €/t con l’estera reso destino a 345-348 €/t.