La penultima settimana di maggio è stata segnata da un ulteriore recupero dei prezzi della soia rilevati nei listini delle Camere di Commercio, sulla scia del rialzo osservato ancora alla borsa di Chicago (CBOT) oltre che dal perdurare della debolezza dell’euro nei confronti del dollaro. Tra le farine proteiche, diffusi aumenti si sono registrati anche per la farina di girasole. Tra i cereali foraggeri, dopo i rialzi della settimana precedente, è tornato invece stabile l’andamento dei prezzi dell’orzo.
Farine proteiche
L’aumento delle quotazioni della soia osservato al CBOT è dipeso principalmente dai ritardi che si stanno registrando per le semine negli Stati Uniti. I dati contenuti nel Crop Progress Report del Dipartimento Americano dell’Agricoltura, aggiornati al 20 maggio, indicano infatti come completate solamente il 19% delle operazioni di semina a fronte del 50% circa della media quinquennale. Sulla scia di tali notizie, le quotazioni dei semi di soia hanno chiuso così la settimana sugli 829,75 centesimi di dollaro per bushel, in rialzo dell’1% rispetto alla settimana precedente. Aumento più accentuato per la farina di soia, le cui quotazioni hanno chiuso a Chicago sui 300,50 $/t, pari ad un +2,1% su base settimanale. Tali incrementi, come detto, hanno fornito sostegno ai listini nazionali. I prezzi all’ingrosso della farina di soia integrale nazionale (non OGM) hanno messo a segno una crescita dell’1,1% su base settimanale, attestandosi sui 372-377 €/t sulla piazza di Bologna. E’ rimasto però negativo il confronto con la scorsa annata, con i valori attuali inferiori del 19,4%. Sempre tra le farine proteiche, diffusi rialzi hanno interessato i prezzi all’ingrosso della farina di girasole. Sulla piazza di Torino la farina di girasole decorticato è salita sui 255-257 €/t, con un incremento del 2% rispetto alla settimana precedente. I prezzi attuali restano però più bassi rispetto a dodici mesi fa (-4,1%). Poche variazioni, invece, si sono osservate nel mercato della farina di colza, dove i valori si sono confermati di fatto in linea con la settimana precedente. Anche in questo caso il confronto con la scorsa annata è però negativo (-8,3% sulla piazza di Milano).
Cereali foraggeri
Tra i cereali foraggeri, il mercato dell’orzo nazionale è tornato a mostrare una sostanziale stabilità. A Bologna i prezzi dell’orzo pesante ad uso zootecnico sono rimasti fermi sui 214-217 €/t. Un andamento che si è registrato peraltro anche sui principali mercati comunitari: in Francia, sulla piazza di Rouen le quotazioni sono rimaste invariate sui 161 €/t. Tornando al mercato italiano, sono apparsi poco attivi anche i listini del sorgo, di fatto invariati sulla quasi totalità delle piazze di scambio.
I prezzi dei cereali e delle materie prime nella settimana dal 20 al 25 maggio 2019