Un impianto in grado di sanificare le sementi con un trattamento termico, evitando quindi la classica concia chimica. È quello inaugurato nella sede della Sis, Società italiana sementi, a San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna. Si tratta del quarto impianto di questo tipo presente in Europa, gli altri sono in Francia (due) e in Svizzera.
L’impianto ha una capacità di lavorazione di circa 15 tonnellate di sementi l’ora, rappresenta un passaggio strategico per tutta la filiera sementiera italiana, portando nel Paese un sistema di sanificazione biologico già ampiamente utilizzato in Nord Europa e perfettamente allineato ai più recenti criteri europei di sostenibilità.
Tecnologia svedese al servizio della filiera risicola
Sviluppato in partnership con l’azienda svedese Lantmännen BioAgri, pioniera della tecnologia del termo-trattamento, l'impianto utilizza aria a temperatura e umidità controllate per il processamento termico delle sementi, garantendo l’eliminazione di funghi, nematodi, batteri, e altri agenti patogeni. La tecnologia Thermoseed può essere applicata a tutte le specie sementiere e quindi a tutti i cereali, tra cui quelli autunno-vernini come frumento, orzo, avena, farro e segale, e sarà resa disponibile a tutto il mercato aprendo nuove opportunità per tutta la filiera agricola italiana.
«Per ora sarà utilizzato per trattare le sementi di riso per eliminare i nematodi – ha spiegato il direttore generale di Sis Nicola Mozzini – questo significherà maggiore produzione e minor utilizzo di chimica nelle risaie e quindi maggior valorizzazione del prodotto dal punto di vista della salubrità e della sostenibilità come richiesto dal mercato. Comunque la macchina è stata testata anche per semi di grano, orzo, soia e arachide ed è efficace su tutti – ha sottolineato Mozzini – inoltre, la germinabilità dei semi trattati con la concia termica è quasi sempre più alta di quella dei semi non trattati».
