Parte oggi in Emilia-Romagna la nuova stagione della barbabietola da zucchero. A darne notizia è la cooperativa Coprob Italia Zuccheri, che riunisce 7.000 imprese agricole con 4.000 soci distribuiti in otto regioni. La produzione del 2024 si attesta a 145.000 tonnellate, in calo rispetto alle 155.000 dell'anno precedente. Nonostante il leggero decremento, le aspettative degli agricoltori restano positive.
Superfici coltivate e prospettive di crescita
Dopo un confronto tra il presidente di Coprob Italia Zuccheri, Luigi Maccaferri, e le rappresentanze dei produttori, la cooperativa ha confermato la destinazione di oltre 12.000 ettari alla coltivazione della barbabietola da zucchero. Le superfici sono così suddivise:
- Bologna: 5.500 ettari;
- Ferrara: 2.700 ettari;
- Modena: 2.000 ettari;
- Le restanti superfici sono distribuite tra Ravenna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Rimini e Forlì-Cesena.
Secondo Coprob Italia Zuccheri, questi numeri rappresentano una garanzia per la pianificazione del budget 2025. Un eventuale aumento delle superfici coltivate, favorito dall'attuale quotazione dello zucchero, potrebbe generare nuove opportunità per la filiera.
Il valore della barbabietola da zucchero per il territorio
Il presidente Maccaferri ha evidenziato come la scelta di numerosi agricoltori emiliano-romagnoli di investire nella barbabietola da zucchero dimostri il forte legame con questa coltura storica. "Il saliscendi produttivo maturato lo scorso anno a livello continentale infatti oggi consente - ha inoltre aggiunto - allo zucchero di riguadagnare valore aggiunto sui mercati e la dimostrazione sta progressivamente arrivando puntuale dai dati più aggiornati a livello europeo".
Nuova organizzazione e supporto agli agricoltori
Maccaferri ha infine ringraziato soci, agricoltori e lo staff della cooperativa, sottolineando l'importanza del supporto tecnico e organizzativo: "Pertanto voglio ringraziare tutti i soci, tutti gli agricoltori nostri partner e lo staff della cooperativa, delle nostre maestranze dal direttore generale ai capi area agricola e tecnici agrari che saranno costantemente al servizio della filiera con una nuova organizzazione più efficace e più vicina alle esigenze dei soci".