Contratti di filiera e di protezione per un reddito sicuro

    contratti di filiera
    Il responsabile dei contratti di filiera di Cai Nicola Musa racconta i vantaggi di questi strumenti per gli agricoltori italiani

    Garantirsi una redditività anche in caso di turbolenze nei listini o dei cambi valutari e quindi scongiurare il rischio di non coprire i costi di produzione. Programmare con più accuratezza la gestione della propria azienda, definendo in anticipo le superfici da seminare con la sicurezza del ritiro del prodotto. Usufruire di un’assistenza tecnico/agronomica che parte dalla scelta della varietà più adatta e continua con i consigli per i trattamenti fitosanitari e la concimazione al fine di ottimizzare l’utilizzo dei mezzi tecnici e ottenere il massimo in termini di quantità e qualità. Sono alcuni dei buoni motivi per i quali i cerealicoltori dovrebbero sottoscrivere contratti di filiera per mettersi al riparo dagli imprevisti.

    E se parliamo di grano duro, colza, girasole e soia c’è un vantaggio in più: la possibilità di ottenere il contributo del sostegno accoppiato Pac. Il frumento duro coltivato in filiera consente anche di ottenere un ulteriore aiuto accedendo ai contributi ministeriali previsti.

    Lavoro di squadra

    Il principale attore italiano in quanto a contratti di filiera è Cai – Consorzi agrari d’Italia che offre agli agricoltori un ampio ventaglio di opzioni che includono 20 colture (tra le quali frumento duro e tenero, orzo, mais, soia, farro, girasole energetico colza), con l’obiettivo di valorizzare al massimo la produzione nazionale. Ovviamente il frumento rappresenta oltre il 50% del volume totale di cereali ritirato da Cai, per un totale di circa 407mila tonnellate. Anche per questo la società guidata dall’amministratore delegato Gianluca Lelli ha lanciato “Cereale Sicuro”, un’offerta innovativa pensata per valorizzare il lavoro degli agricoltori italiani: questa iniziativa garantisce agli agricoltori di assicurarsi, fin dall’inizio della semina, un compratore certo.

    La logistica è uno dei punti di forza di Cai. Perché con le sue 280 sedi su tutto il territorio italiano oltre a 169 centri di stoccaggio riesce a soddisfare tutte le richieste in fatto di varietà e territorialità della materia prima richieste dai trasformatori.

    «Abbiamo diverse tipologie di contratti di filiera che offrono un prezzo garantito con premialità basate sulle caratteristiche delle granelle – spiega il responsabile contratti di filiera di Cai Nicola Musa – in alcuni casi ci sono contratti che hanno permesso agli agricoltori di ottenere un prezzo superiore anche del 25% rispetto a quello di mercato. Ovviamente non è sempre così, ma in ogni caso i contratti garantiscono un reddito certo per coprire i costi di produzione. Inoltre, aderendo a una delle nostre filiere c’è un accesso privilegiato a forme di tutela del reddito dell’agricoltore come i contratti di protezione».

    Nicola Musa

    I contratti di protezione

    Proprio per mitigare ancora di più gli effetti negativi delle oscillazioni troppo ampie e repentine dei listini Cai offre anche i contratti di protezione. Due i principali: il Pdt – Prezzo determinato a termine e il Pmg – Prezzo minimo garantito. Il primo tipo di contratto consente di fissare un prezzo fisso per la vendita del nuovo raccolto. Al conferimento del raccolto la fatturazione della merce avverrà al prezzo fisso precedentemente stabilito, indipendentemente da quello di mercato del momento. Cai consiglia di gestire con questa formula fino al 50% della produzione attesa. La percentuale di copertura del 50% può essere raggiunta anche attraverso successive fissazioni incrementali, durante il corso del ciclo colturale, su quantità di prodotto più limitate. Il resto della produzione potrà essere gestito con le altre formule contrattuali standard.

    Con il Pmg si fissa un prezzo minimo tutelato a livello contrattuale che conferisce all’imprenditore agricolo la certezza di aver definito un valore sicuro di vendita minimo, a prescindere dalle fluttuazioni del mercato. Allo stesso tempo, l’agricoltore potrà partecipare ad eventuali rialzi dei prezzi di mercato. Al conferimento del raccolto la fatturazione della merce avverrà al prezzo di mercato del momento, a meno che questo valore non sia inferiore al Pmg. In questo caso sarà pagato il Pmg precedentemente fissato.

    Cai comunica ogni giorno le quotazioni di Pdt e Pmg e gli agricoltori possono decidere se aderire o meno con una semplice comunicazione, nei tempi specificati nel calendario delle sottoscrizioni. Per sottoscrivere un contratto di coltivazione o di filiera basta rivolgersi a una delle agenzie Cai sul territorio.

    Cos'è Cai

    Consorzi agrari d’Italia nasce come soggetto di riferimento nazionale unico nel suo genere e lavora per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura in Italia, basandosi sui valori fondanti della tradizione dei consorzi agrari. Cai implementa una storica eredità con piani volti al futuro, per consolidare un ruolo di volano strategico e culturale dell’agricoltura del nostro Paese. Con Cai gli agricoltori diventano protagonisti di un nuovo modello di sviluppo, basato sull’innovazione e sulla sostenibilità. Il progetto poggia su una rete che produce oltre un miliardo di ricavi annui e conta più di 20mila soci, agendo come un vero e proprio “hub” per il collocamento delle grandi produzioni.

    Oggi fanno parte di Cai: Consorzio dell’Emilia, Consorzio del Tirreno, Consorzio Centro Sud, Consorzio Adriatico, Consorzio del Nord Est, Consorzio Agrario di Siena e Bf Spa.
    Cai supporta le aziende agricole in tutto il territorio nazionale con un percorso di crescita basato su una razionalizzazione che nel medio periodo riduce i costi dei mezzi di produzione, un’assistenza tecnica completa, una vasta rete di prodotti e servizi, l’innovazione e la valorizzazione dei prodotti simbolo del made in Italy, promuovendo accordi di filiera in grado di valorizzare sui mercati il lavoro giornaliero dei produttori e garantire qualità al consumatore.

    Contratti di filiera e di protezione per un reddito sicuro - Ultima modifica: 2025-07-16T10:48:46+02:00 da Simone Martarello

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