Una mappatura quali-quantitativa del grano duro italiano, comprensiva di classificazione, per definire disciplinari e contratti-quadro di coltivazione. È il risultato del lavoro dell'Università della Tuscia in collaborazione con i firmatari del protocollo d'intesa "Filiera grano duro-pasta di Qualità" che sono Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi, Compag, Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura, Copagri, Italmopa e i pastai di Unione Italiana Food.
Il lavoro ha riguardato la campagna granaria 2020, disponibile e aggiornata in tempo reale grazie a Fruclass, sistema ideato dall'ateneo. La metodologia ha permesso di raccogliere e analizzare dati di quantità e qualità del grano stoccato in 19 provincie situate lungo tutta la penisola. Le regioni interessate sono state Puglia, Marche, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto, dove operano i centri di stoccaggio coinvolti nelle attività di rilevazione e trasmissione dati.
Banca dati, manca il Sud
I primi risultati sono già disponibili e consultabili online ma non prevedono quelli di Sicilia, Basilicata, Molise, Abruzzo e Campania a causa dell'emergenza coronavirus che non ha permesso di concludere la fase di selezione e formazione per gli operatori dei centri di stoccaggio. I risultati dell'annata sono basati sui dati di più di 10.000 conferimenti per oltre 150.000 tonnellate raccolte in 40 differenti centri di ritiro. Registrandosi al sito ogni utente potrà conoscere il numero di rilevazioni e relative tonnellate, i valori medi di grado proteico e peso specifico e le tonnellate che presentano valori di proteina e peso specifico uguali o superiori alle rispettive soglie di 13% e 78 kg/hl.
Guardando all’insieme dei dati in questa annata, emerge come il 57% dei conferimenti eguagliano o superano entrambe le soglie, mentre il 30% e il 12% presentano rispettivamente valori di proteina e valori di peso specifico sotto la soglia. Per coloro che aderiscono all’iniziativa è possibile conoscere queste informazioni fino ad un livello di dettaglio provinciale ed apprezzare i diversi andamenti nelle aree coinvolte.
Il rapporto completo verrà presentato dall'intera filiera in un evento pubblico che si terrà al termine dell'estate.
