Crittogame e cucurbitacee

Nel corso del ciclo colturale sull’apparato vegetativo delle cucurbitacee in pieno campo occorre prevenire le infezioni da oidio e peronospora.

Risultano molto suscettibili all’oidio o “mal bianco” melone, cetriolo, zucca e zucchino, mentre il cocomero è relativamente tollerante. La malattia si sviluppa con temperatura ottimale di 26 °C, in assenza di precipitazioni ma con umidità pari o superiore al 70%. In tali condizioni sulla pagina inferiore delle foglie compaiono piccole macchie bianche rotondeggianti, che in seguito si moltiplicano e confluendo fra loro e ricoprono l’intero apparato vegetativo delle piante colpite. Successivamente le foglie ingialliscono e, nei casi più gravi, seccano.

La lotta può essere condotta mediante varietà resistenti o tolleranti, mentre sulle varietà suscettibili occorre effettuare un primo intervento fitoiatrico nel momento in cui compaiono i primi centri di infezione e proseguire la difesa con cadenze e tempi rapportati alla persistenza dei fungicidi impiegati ed all’epoca di raccolta del prodotto. Contro l’oidio delle cucurbitacee possono essere utilizzati i preparati a base di zolfo, azoxystrobin, trifloxystrobin, quinoxyfen, ciflufenamid, oltre i triazoli espressamente autorizzati sulle singole specie coltivate. In regime di agricoltura biologica è consigliato l’uso del preparato a base del fungo antagonista Ampelomyces quisqualis.

 

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Crittogame e cucurbitacee - Ultima modifica: 2015-06-21T10:30:26+02:00 da Sandra Osti

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