Un anno si chiude e un altro si apre. Al tradizionale momento di passaggio si accompagna, come di consueto, il preconsuntivo della campagna appena terminata, mentre si scruta l’orizzonte per capire che cosa ci riserverà quella che sta per iniziare.
Diciamo subito che per il pomodoro da industria luci e ombre si mescolano per delineare un quadro che rimane colmo di incertezze. La coltura viene da alcune annate difficili: nel 2015 sembrava avere ripreso la strada della crescita, nel 2016 invece qualcosa non ha funzionato ed alcuni problemi si sono presentati.
Inverno mite, primavera fredda
L’andamento meteo ancora una volta si è messo di mezzo per scombinare ogni previsione. A un inverno insolitamente mite e asciutto, il secondo consecutivo, che aveva fatto anticipare la vegetazione, è bruscamente subentrata nella tarda primavera, a maggio e giugno, un’inversione di tendenza con temperature basse, al di sotto delle media del periodo, e con abbondanti precipitazioni sia in alcune regioni settentrionali sia in vaste aree del Meridione. In qualche caso non sono mancate grandinate fuori stagione che hanno provocato immediati danni.
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