I costruttori italiani di macchine agricole continuano a stringere i denti. Il calo del mercato mondiale di trattori, infatti, frena le esportazioni, importante valvola di sfogo per la produzione nazionale.
Nel 2014 il mercato mondiale ha visto un calo del 3,2% delle trattrici attestandosi sui 2,1 milioni di unità. In particolare in India, che detiene il primato per trattori venduti, il mercato si è fermato a 593mila macchine con un calo del 4,2% rispetto al 2013. In Cina, con 525mila macchine vendute, il mercato è rimasto stazionario mentre si registra un calo del 15% in Brasile e nella Federazione russa del 7%.
La Ue chiude il 2014 con un ribasso dell’8%, con la Francia che perde addirittura 22 punti, il Paese che rappresenta il primo mercato assoluto per le industrie italiane del comparto.
In questo contesto le nostre esportazioni di trattrici lo scorso anno sono scese dell’8,2%, fermandosi in valore a 1,415 miliardi, un dato in parte compensato dall’aumento delle trattrici incomplete e ricambi (+5,2%, 363 milioni) e delle altre macchine agricole (+3,4%, 3 miliardi di euro). Il totale delle importazioni di macchine agricole, dunque, pari a 4,978 miliardi, non si discosta molto da quello dell’anno precedente (-0,02).
Purtroppo il 2015 non vede un’inversione di tendenza. I dati Istat del primo trimestre indicano un calo del 6% dell’export complessivo di macchine agricole, che per le trattrici sale al 18%.
La riduzione delle esportazioni si è riflessa sulla produzione che, per le trattrici, si è fermata a 62.770 unità, con un calo, rispetto al 2013, dell’11,7% come numero di macchine e dell’11,4% in valore.
E se l’import tira il freno, non spinge certo sull’acceleratore il mercato interno che, dopo un saldo 2014 negativo (-4,4% per le trattrici), nei primi cinque mesi di quest’anno registra una nuova considerevole flessione: -6,6% per le trattrici, -6,4% per i rimorchi e -30% per le trattrici con pianale di carico. L’unica nota positiva viene dalle mietitrebbie che nel 2014 sono cresciute del 10,6%. Il limitato numero di unità di questa nicchia di mercato (417 contro le 292 del 2013) non conferisce però al dato un’elevata significatività statistica.
Bene, anche, il comparto delle macchine per il giardinaggio, che è tornato a crescere nella misura del 7,6%.
È questo il quadro emerso nel corso dell’assemblea di FederUnacoma, la Federazione italiana dei costruttori di macchine agricole che si è tenuto a Bologna il 30 giugno scorso, nel corso della quale sono anche stati rieletti i consigli delle associazioni aderenti alla federazione. Il nuovo presidente di Assomao (il precedente era dimissionario) è Piersilvio Mayer e il suo vice è Lorenzo Selvatici. Tutte le altre presidenze andranno a scadenza nel giugno 2016.