L’inverno che ormai volge al termine è stato nelle regioni meridionali particolarmente mite e poco piovoso, soprattutto sul versante jonico e adriatico. Questo ha determinato un generale anticipo della ripresa vegetativa per la maggior parte delle colture arboree, compresi gli agrumi. In questo mese le temperature medie dovrebbero stabilizzarsi su valori più alti e le piante avviarsi alla piena ripresa vegetativa. Negli agrumeti che presentano una vegetazione clorotica e stentata, potrebbe essere utile somministrare per via fogliare una soluzione di microelementi per stimolare la ripresa e il “rinverdimento” delle foglie. I prodotti disponibili in commercio sono molti ma è consigliabile preferire quelli la cui composizione è chiaramente riportata in etichetta, soprattutto per quanto riguarda la componente organica.
Per la concimazione azotata al terreno, invece, sarà meglio attendere la piena ripresa vegetativa per non distruggere in questo periodo il cotico erboso, per non danneggiare le radici più superficiali e per evitare di “spingere” la vegetazione della pianta in un periodo che è sempre a rischio gelate.
Con la ripresa vegetativa le piante che durante l’inverno hanno subito danni alle radici o al colletto possono manifestare sintomi di sofferenza, come l’ingiallimento di tutta o parte della chioma. Le cause più frequenti sono gli attacchi di fitoftora (Phytophthora spp.) all’apparato ipogeo o asfissie radicali conseguenti a condizioni di ristagno idrico (queste ultime spesso predispongono agli attacchi fungini). Per impostare un corretto piano di lotta è importante accertare la causa del deperimento. Nel caso di marciumi da fitoftora – con pazienza e l’impiego di molta manodopera – si potranno “sconcare” le piante colpite, scortecciando le aree infette. L’intervento chimico con prodotti sistemici ascendenti (metalaxil e metalaxil-M) o a sistemia completa (fosetil di alluminio) dovrà
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