Le app per smartphone e tablet stanno crescendo in modo esponenziale. Nei repository (siti deposito) online come iTunes App Store o Google Play, sembra ce ne siano più di 2,5 milioni. Vengono prodotte apparentemente senza interruzioni da uno stuolo di professionisti, ma anche semplici appassionati, alcuni dei quali riescono a mettere insieme software dignitosi, utilizzando sistemi artigianali per programmarli come Scratch o MIT App Inventor.
Anche nel settore agricolo ci sono molte realizzazioni di buona qualità, che consentono di affrontare praticamente qualsiasi compito si debba mai svolgere in azienda. Pensiamo ad esempio a un’attività davvero particolare, come il monitoraggio e riconoscimento di insetti dannosi. Anche qui troviamo una app, un po’ specialistica, ma ancora facile da usare. Può fornire un sostanziale aiuto a chi opera in campo non solo per decidere i trattamenti, e vengono progettate (e tarate) per ambiti geografici definiti e specifiche condizioni operative. Rappresentando una specie di FarmGate, una porta che collega mondi diversi, come quello degli agricoltori e degli operatori dei servizi informativi.
Leggi l'articolo completo su Terra e Vita 26/2016 L’Edicola di Terra e Vita