La “patina bianca” è una relativamente nuova alterazione dei frutti di melo, che può essere osservata nei meleti suscettibili a partire dalla fine di luglio. Tale alterazione, notata inizialmente nel 1999 in Alto Adige e segnalata per la prima volta in letteratura in Olanda e Germania nel 2005, è ascrivibile principalmente a Tilletiopsis spp. Questa patologia riguarda tutte le varietà, Golden compresa, anche se si manifesta con maggior evidenza su quelle a colorazione o con una sovra-colorazione rosso come tutte le varietà appartenenti al gruppo Gala. Talvolta è associata a sintomi di rugginosità.
Si tratta di un inestetismo della buccia dei frutti che si manifesta in forma di pellicola superficiale biancastra, aderente alla cuticola, distribuita sulla buccia in modo non omogeneo ma a chiazze, con localizzazione prevalente nella metà superiore del frutto, in particolare in corrispondenza della cavità peduncolare. Sulle aree della buccia dove sono maggiormente presenti i sintomi si può osservare sul bordo della sezione microscopica la tipica formazione di ife ramificate e stratificate di Tilletiopsis. Spesso sono presenti anche i tipici elementi riproduttivi del fungo, ovvero i ballistoconidi incurvati e falciformi e le blastospore allungate filiformi.
Fattori predisponenti
Sulle aree della buccia colpita da rugginosità si possono altresì osservare al microscopio le ferite dovute a lacerazioni, attigue ad aree scure, marroni e suberificate. Spesso sono presenti in gran numero delle cellule lievitiformi, oltre che ife scure e a forma di catenella appartenenti al fungo demaziaceo Aureobasidium pullulans.
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