L’innovazione tecnologica diventa patrimonio diffuso dell’agricoltura italiana, da potenziare e poi diffondere innanzitutto tra le future generazioni di tecnici e consulenti. È su questa mission che si colloca l’innovativo intervento voluto dalla Regione Toscana Agrifour.0, con capofila l’Istituto Agrario di Firenze, tecnico d’eccellenza nel panorama nazionale, e con la collaborazione di Apab, lo storico istituto di formazione della biodinamica. Insieme ad essi un panel di scuole e aziende di rilievo, tra cui grandi nomi come l’azienda agricola biodinamica La Vialla, 1.400 ettari certificati con il marchio Demeter, la Fattoria di Corazzano, Frescobaldi e Antinori.
«Partner del progetto sono anche due istituti del Cnr, Ibimet e Ivalsa, importanti centri di ricerca, e aziende specializzate nelle nuove tecnologie - specifica Ugo Virdia, preside dell’Istituto Agrario di Firenze - perché questa sperimentazione ha l’obiettivo di fecondare i contenuti scolastici tradizionali del curricolo con ambiti di frontiera e in un ambiente di ricerca, per offrire ai ragazzi che parteciperanno la possibilità di sviluppare le loro attitudini dal laboratorio al campo».
E non solo. «Agrifour.0 è il primo progetto di messa a livello dei docenti e tutor delle scuole italiane dedicato alle nuove tecnologie e all'agricoltura rigenerativa - afferma Carlo Triarico, direttore dell’agenzia formativa Apab e presidente dell’Associazione per l’agricoltura biodinamica Italiana -, un binomio che renderà possibile l’integrazione dell’innovazione tecnologica nei processi produttivi dell'agricoltura moderna, nel rispetto del patrimonio ambientale affidato alle aziende agricole. Anche questo conferma l’agricoltura biologica e biodinamica come la più grande corrente d'innovazione agricola del momento».
Approccio innovativo
L’agricoltura biodinamica si avvale di un approccio innovativo, che richiede un cambio di paradigma, nuovi mezzi tecnici, macchinari e indirizzi gestionali. Il progetto si propone di costruire un modello di programmazione, realizzazione e valutazione dell’alternanza scuola lavoro attraverso il riferimento a un preciso ambito tematico: l’agricoltura di precisione.
L’agricoltura di precisione nei prossimi anni sarà fondamentale per affrontare la sfida dell'innovazione per le imprese del settore agricolo, in prima fila le aziende biologiche e biodinamiche. Infatti, per rispondere ai fabbisogni e alle necessità della popolazione mondiale, il settore primario è chiamato a qualificare la produttività. Produttività che dovrà, oltre ad essere guidata dalle innovazioni, essere messa in relazione ad un uso sostenibile dell'ambiente.
L’utilizzo delle nuove tecnologie “intelligenti”, apre quindi scenari di grande interesse e potenzialità per l’agricoltura ecologica, evidenziandone il ruolo di settore trainante per l’innovazione e l’occupazione.
Attorno al focus tecnologico il progetto propone un percorso di formazione, informazione e valutazione degli interventi con l’obiettivo di preparare adeguatamente gli istituti di formazione agraria del futuro, attraverso tutti gli attori dell’alternanza, dagli insegnanti, ai tutor scolastici, agli agricoltori, perché siano in grado di comprendere le opportunità offerte da uno scenario tecnologico in continua e rapida evoluzione. Allo stesso tempo Agrifour.0 vuole creare uno stabile dialogo tra sistema scolastico e mondo delle imprese perché le opportunità offerte dall’alternanza siano pienamente sfruttate a favore degli studenti, futuri attori del mondo del lavoro e dell’innovazione.
Modello di formazione
Il progetto si prefigge quindi di definire un modello di formazione per tutor scolastici e aziendali, promuovendo un lessico comune orientato alle potenzialità dell’alternanza scuola lavoro nel settore dell’agricoltura di precisione. In tale percorso saranno coinvolti anche gli allievi per la promozione di conoscenze trasversali oltre che dei fondamenti degli aspetti principali di relazione in un contesto aziendale e di autoimprenditorialità.
Le attività formative, propedeutiche all’alternanza scuola lavoro, si svolgeranno tramite lezioni in aula e soprattutto laboratori esperienziali, per lo sviluppo delle facoltà critiche, sulle seguenti tematiche: Ict, sostenibilità, sistemi cyberfisici e monitoraggio micro meteorologico.
In riferimento all’Information and Communication Technology gli studenti impareranno a utilizzare i Big Data ed effettuare analisi statistiche di dati ricavati da analisi su prodotti agroalimentari. Le fitopatologie e il loro controllo nel rispetto del suolo e delle risorse idriche, saranno esaminati nell’ambito della tematica sostenibilità, mentre per quanto riguarda i sistemi cyberfisici i partecipanti affronteranno l’utilizzo dei droni per aerofotogrammetria di precisione ed altri interventi mirati, l’introduzione all’uso di strumenti Gis, le immagini satellitari ad altissima risoluzione e i sensori ottici a terra.
Infine sarà approfondito il monitoraggio micro meteorologico relativo al rilevamento ed alla valutazione ed elaborazione dei dati acquisiti e come applicare queste informazioni in campo agricolo.
Al fine di favorire la sostenibilità del modello proposto e l’efficacia delle azioni, sarà inoltre posta attenzione agli aspetti di comunicazione sia per i soggetti direttamente coinvolti nella sperimentazione che per tutti i potenziali stakeholders, in particolare le imprese che operano nel settore agricolo e tecnologico.