Frumento tenero |
ITALIA
si registra una certa pesantezza su tutte le classi per l’abbondanza di offerta di merce comunitaria ed estera (Mar Nero) già disponibile ai porti del Nord. Come sempre le origini ex CIS sono importate come “feed” per poi essere in parte riclassificate come “idoneo all’alimentazione umana”, appesantendo così l’offerta locale sul prontissimo. Tendenzialmente più ampia la forbice tra “panificabili” e grani superiori e di forza, con le origini Nordamericane in temporaneo rafforzamento per relativa mancanza di prodotto sui porti. Le coperture dei molini restano ampie e già si parla di 2012 per molte categorie di prodotto; la scarsa domanda impone flessione sulle piazze del Nord che consolidano ribassi da 2 a 4 euro/t. |
Frumento duro |
ITALIA pesa e non poco la contrazione dell’export di granella e l’accelerazione degli arrivi di merce estera ai nostri porti del Sud. I molini sono in media coperti fino a nuovo anno ed il risveglio dell’offerta non trova adeguata controparte, con sintomi di depressione sulle piazze del Centro-Nord. Al momento neppure il rafforzamento del dollaro ed i prezzi internazionali sostenuti (non ingannino troppo i prezzi scontati del Canada sul Nord Africa) sembrano cancellare l’incertezza che si respira sulle borse di Milano e Bologna, con quest’ultima che vede un ribasso da 2 a 4 euro/t. |
Mais |
ITALIA le rese sono ormai confermate record in molte aree del Nord, e da più parti si ritiene che il deficit Italiano sia decisamente inferiore alle attese, sia per il maggior volume prodotto che per la cronica contrazione della domanda zootecnica. Con stime produttive a ridosso dei 10 mio/t il trend delle quotazioni entra in una fase di declino verso valori già al di sotto dei 200 €/t arrivo. Ad aggravare la situazione l’importante volume di grano foraggero presente sui porti dell’alto Adriatico e l’ormai imminente arrivo dei raccolti Centro Europei. Su Bologna e Milano contrazioni da 5 a 8 €/t. |
Cereali foraggeri e oleaginose |
ITALIA Cereali Foraggeri: Su Ravenna ci sono oltre 300 mila tonnellate di grani foraggeri esteri, e questo deprime le quotazioni del tenero (sotto quota 220 €/t) e del sorgo, che vale sui 190 €/t arrivo; tiene l’orzo che vale 218 €/t partenza.
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