Si chiude un'edizione di grande successo della rassegna internazionale dell’Eima, un evento di prestigio e di grande valenza economica per l’industria della meccanica agricola, ma anche una vera esperienza formativa per centinaia di migliaia di visitatori (il bilancio definitivo è in fondo).
Conciliare produttività e salvaguardia ambientale
Nei padiglioni vecchi e nuovi dell'esposizione bolognese (tre quelli costruiti appositamente per l'edizione 2018 della rassegna) sono state presentate soluzioni tecnologiche sempre più avanzate, volte a conciliare la produttività con la salvaguardia dell’ambiente, caratterizzate da standard da agricoltura avanzata, ma in grado di cogliere le esigenze dei territori più diversi, grazie anche alle potenzialità dell’elettronica e della robotica.
Macchine e attrezzature agricole frutto delle sinergie tra le più aggiornate conoscenze in tema agronomia, meccanica, elettronica, ambiente, ergonomia.
Positiva la presenza del ministro Centinaio
Frutto dell'intenso lavoro di un settore produttivo in cui il nostro Paese eccelle. Per questo, superate le incomprensioni iniziali, è stata importantissima la presenza a Eima del Ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio, che a Bologna ha potuto toccare con mano la vitalità di un settore come quello della meccanizzazione agricola.
Lo sblocco dei decreti sulla revisione
«Assieme al Ministro - testimonia Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma - abbiamo posto le basi per una collaborazione che ci auguriamo possa portare buoni frutti per l'industria della meccanica agricola e per l'agricoltura italiana». Secondo Malavolti non esiste agricoltura senza meccanica agricola e occorre per questo sviluppare politiche per il settore primario che concepiscano la meccanizzazione come elemento strutturale. «Tra le questioni più urgenti -dice - quella relativa alla sicurezza sul lavoro. A Eima è emerso infatti il dato sugli incidenti in agricoltura (200 morti in media ogni anno), in gran parte causati dall'uso di macchine vecchie e mai revisionate. Per questo uno dei punti chiave della "campagna sicurezza" promossa da FederUnacoma è lo sblocco dei decreti attuativi per la revisione obbligatoria delle macchine agricole».
L'attenzione per i giovani
«Sono certo - ribadisce il presidente - che dopo Eima, su questa e su molte altre questioni che riguardano la meccanica agricola, vedi la compatibilità delle nuove norme con le caratteristiche dei mezzi agricoli, la razionalizzazione delle pratiche per l'erogazione dei Psr, i fondi per la ricerca ed altro, si possa lavorare in sintonia con il Ministero e con il Governo perchè è emersa una particolare attenzione e capacità propositiva da parte del ministro Centinaio per quanto riguarda il mondo giovanile. Un aspetto particolarmente apprezzato da Malavolti, «Si tratta di uno degli obiettivi strategici della nostra economia agricola: quello di incoraggiare l'avvento di una nuova generazione di agricoltori, motivati e aperti all'innovazione».
Le istanze del settore della meccanizzazione
Nel confronto con il Ministro Centinaio alla Fiera di Bologna FederUnacoma ha avuto la possibilità di condividere le aspirazioni e le istanze del settore della meccanizzazione agricola, testimoniando come non sia possibile favorire le industrie innovative senza stanziare fondi per la ricerca. Che non si possa pensare a maggiori tutele nei contratti di lavoro se si riduce la competitività delle imprese. Che non sia efficace una politica che imponga parametri di sostenibilità validi dal punto di vista ambientale ma inattuabili dal punto di vista industriale, o che prometta un rilancio degli investimenti peggiorando però l’affidabilità del sistema.
Numeri di successo per EIMA 2018