Il territorio italiano è indenne dalla Malattia vescicolare del suino. Anche la Calabria, ultima regione ove era ancora presente la malattia è stata infatti dichiarata indenne.
Il Comitato veterinario permanente della Commissione Europea ha approvato, nell'ultima riunione del 26 febbraio 2019, nella sezione Salute e benessere animale, la Decisione che riconosce alla Calabria lo stato di regione indenne da malattia vescicolare del suino (Mvs). Per raggiungere questo riconoscimento era stata istituita una speciale Task-force veterinaria che ha svolto, in collaborazione tra i servizi veterinari regionali e quelli del Ministero della Salute un’intensa attività di controllo sugli allevamenti regionali.
Via libera alle movimentazioni e all’export
Questo importante risultato e riconoscimento, raggiunto con non poche difficoltà consentirà le movimentazioni di suini al di fuori del territorio regionale. Il riconoscimento comunitario, infatti, è un requisito fondamentale ai fini dell'export dei prodotti locali a base di carne suina verso Paesi terzi, con conseguente potenziale aumento delle produzioni locali.
La dichiarazione ufficiale di Paese indenne da MVS dell’Italia consente ora al nostro Ministero della Salute di avviare nuove trattative con le Autorità dei Paesi terzi per ridefinire le condizioni per l’esportazione dei prodotti suini, al fine di ottenere l’apertura alle carni fresche, ai prodotti a breve stagionatura e, non ultimo, alle produzioni DOP di Calabria di mercati importanti come la Corea del Sud, Singapore, l’Australia e molti altri.
Il commento di Levoni
«Dopo il riconoscimento di indennità della Regione Campania - commenta il Presidente Assica Nicola Levoni -, adottato dal Paff a settembre 2017, l’inclusione della Calabria tra le Regioni libere da MVS rappresenta un risultato straordinario per l’Italia sia dal punto di vista dello status sanitario del nostro Paese, che per le nuove possibilità commerciali all’estero»
«Ricordiamo –prosegue - che per le nostre esportazioni il potenziale inespresso a causa di barriere non tariffarie ammonta a circa 250 milioni di euro: di questi, buona parte sono riconducibili alla presenza della malattia in alcune zone del nostro territorio, che ha determinato per anni forti limitazioni all’export di carni suine e salumi, non solo dalle Regioni non indenni da MVS, ma dall’intero Paese».
LA SCHEDA DELLA MVS
La Malattia Vescicolare del Suino (MVS) è una malattia infettiva contagiosa che colpisce i suini caratterizzata, quando si manifesta nella sua forma clinica, da ipertermia, zoppia, lesioni vescicolari ed erosioni localizzate sulla cute e sulle mucose (piedi, grugno, labbra e lingua).
La trasmissione dell’infezione si verifica mediante:
- contatto diretto degli animali delle specie sensibili con suini infetti
- contatto indiretto degli stessi animali con veicoli, attrezzature e personale contaminati con secreti ed escreti di suini infetti.
- Il virus può penetrare nell’organismo per via orale ma anche attraverso lesioni della cute e delle mucose. La trasmissione per via aerogena non è significativa.
La MVS è stata osservata per la prima volta in Italia nel 1966. Negli anni settanta e nei primi anni ottanta, focolai di malattia si sono manifestati in diversi Paesi Europei e dell’Estremo Oriente. A partire dal 1992 la MVS è riapparsa sporadicamente in alcuni Paesi europei (Portogallo 2002, 2004, 2007) ed è stata segnalata regolarmente al Sud (Campania e Calabria) e occasionalmente al Centro – Nord con rare ondate epidemiche rapidamente estinte (2002, 2006 - 2007). La malattia è probabilmente presente in varie parti dell'Asia orientale (Taiwan 2000).