La Pac post 2020 forse partirà molto post. Intanto però la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo ha approvato la prima serie di proposte per migliorare la politica agricola dell'Ue con il duplice (e spesso divergente) obiettivo di soddisfare le aspettative degli agricoltori e dei consumatori (leggi qui le proposte relative agli aiuti diretti del primo pilastro=.
Il testo approvato in Commissione rischia però di non riuscire ad essere presentato in tempo utile per la ratifica dell‘Assemblea generale, la cui ultima seduta utile è quella del 23-26 maggio per cui, il testo dovrà poi essere riesaminato sia in Commissione che in assemblea dal nuovo Parlamento eletto a fine maggio 2019.
Il primo voto sulla riforma della PAC si è incentrato sull’organizzazione del nuovo regolamento Ocm (organizzazione comune dei mercati). Gli emendamenti della Commissione agricoltura sono stati approvati lunedì con 29 voti favorevoli e 7 contrari, con un'astensione.
Quattro obiettivi da raggiungere
Gli argomenti principali trattati nel parere approvato sono:
- maggiore trasparenza e informazione del mercato per consentire ai produttori di poter far meglio fronte alle turbolenze dei prezzi,
- più sforzi per contrastare i ribassi dei listini ed evitare che le aziende lavorino sottocosto,
- espansione della rete di sicurezza del mercato estendendo l'intervento pubblico a nuovi settori,
- estensione del sistema di autorizzazione alla coltivazione della vite, aggiunta di informazioni nutrizionali alle etichette dei vini.
Estensione del sistema di autogestione della produzione
Secondo gli eurodeputati il meccanismo che attualmente viene applicato nel comparto del latte e che concede aiuti ai produttori che riducono volontariamente la produzione in tempi di gravi squilibri di mercato nel tentativo di stabilizzare i prezzi, dovrebbe essere esteso a tutti i settori. E se la situazione non dovesse migliorare, nel testo adottato è previsto che la Commissione possa essere incaricata di imporre un prelievo a tutti i produttori che aumentano le loro consegne.
I deputati desiderano inoltre estendere le norme attuali, che consentono una regolamentazione limitata nel tempo dell'offerta di formaggi, prosciutti e vini protetti geograficamente, a tutti gli altri prodotti che beneficiano dell'indicazione geografica protetta (IGP) o della denominazione di origine protetta (DOP).
Un unico osservatorio prezzi per tutti i prodotti
I deputati desiderano ampliare la rete di sicurezza del mercato consentendo l'intervento pubblico (uno strumento di gestione del mercato utilizzato quando i prezzi scendono oltre un certo livello) per nuovi prodotti, come lo zucchero bianco, la carne ovina, la carne suina e il pollo.
Per migliorare la trasparenza del mercato ed essere quindi meglio preparati alle potenziali turbolenze del mercato, i deputati suggeriscono di istituire un unico osservatorio UE per i mercati agricoli, che si concentrerebbe su un'ampia gamma di settori, compresi cereali, zucchero, olio d'oliva, frutta e verdura, vino, latte e carne. L'osservatorio dovrebbe raccogliere dati statistici sulla produzione, l'offerta, i prezzi, i profitti, le importazioni e le esportazioni ed emettere avvertenze sui turbamenti del mercato precoce, dicono.
Vino: autorizzazioni di impianto fino al 2050, più informazioni sulle etichette dei vini
I deputati desiderano prolungare il regime di autorizzazione dell’impianto di vite fino al 2050 e insistere sul fatto che le informazioni nutrizionali, o almeno i valori energetici, siano aggiunte alle etichette dei vini.
Andrieu: la Commissione non aveva dato ai produttori strumenti anti-crisi utili
«Mentre gli agricoltori stanno affrontando significativi problemi di reddito - afferma il relatore Eric Andrieu (S & D, FR) legati alla volatilità dei prezzi e alla concentrazione a valle, la Commissione ha proposto solo una riforma amministrativa molto limitata, non reagendo adeguatamente a questi problemi. Il mio obiettivo è creare meccanismi efficaci per prevenire e gestire meglio le crisi agricole, rispondere efficacemente alla volatilità dei prezzi e fare in modo che gli agricoltori possano beneficiare di un reddito più equo e stabile, che consentirebbe loro di investire maggiormente nella transizione ecologica che i consumatori stanno chiedendo Come l'UE, la PAC deve essere riformata per rispondere meglio alle sfide future».