Paolo De Castro ci ripensa. Il Partito Democratico anche. E così, dopo due mandati a Bruxelles l'europarlamentare bolognese sarà ancora in corsa alle elezioni europee del 26 maggio prossimo.
Cambia così lo scenario che si era delineato il 21 marzo scorso. De Castro, con un comunicato, aveva annunciato di «voler fare un passo indietro e di credere nella necessità di lasciare spazio a nuove e più giovani energie, che potranno interpretare al meglio e con la necessaria vitalità il progetto del Partito Democratico uscito dal Congresso e messo in campo dal nuovo Segretario Nicola Zingaretti».
«Per me - aveva aggiunto De Castro - è venuto il momento di rientrare tra i banchi dell’Università di Bologna, riabbracciare vecchi colleghi e incontrare nuovi studenti ai quali mi sento di dover trasferire più di qualcosa di questa straordinaria esperienza», iniziata con Romano Prodi («che, per me, è stato ed è un punto di riferimento assoluto sia nella politica, sia nella mia attività di ricercatore e docente universitario»).
Ma in tre settimane il panorama è mutato profondamente. Da un lato le numerose prese di posizione di associazioni e persone di riferimento nel mondo agricolo, dall'altro l'intervento di Zingaretti stesso, probabilmente consapevole della necessità di non perdere l'esperienza agricola e più in generale politica di De Castro a Bruxelles, hanno fatto sì che l'ex ministro dell'agricoltura italiana rientrasse nelle liste.
De Castro sarà candidato per il Partito Democratico nella circoscrizione del Nord Est, come terzo di lista, dopo il capolista Carlo Calenda ed Elisabetta Gualmini.