«Lavorerò con chi ci ha messo la testa e non con chi si è affidato agli sciamani. Non dobbiamo alimentare polemiche, ma dare risposte a un settore che merita di tornare al centro del Paese». È quanto ha dichiarato il nuovo ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova, prendendo posizione aperta a favore di un approccio scientifico nel contrasto al batterio Xylella.
Bellanova: «Contro la Xylella eradicazioni e investimenti»
«È evidente che sulla Xylella non è stato realizzato tutto quello che andava fatto. L’Italia è stata condannata dall’Ue e parte della Puglia è devastata sia dal punto di vista economico sia da quello paesaggistico. La situazione è gravissima, basta girare per i territori infetti per vedere la devastazione del tessuto ambientale e di quello produttivo, la forte crisi dei redditi degli agricoltori, ma anche il grande dolore di una terra che non può fare a meno della presenza degli olivi perché diventa altra cosa. Oggi non è più il tempo di attaccarsi agli sciamani, è il momento di riconoscere il ruolo della scienza e della tecnica, di applicare tutto quello che è giusto fare per bloccare il batterio e ripopolare il territorio. Quindi, eradicazioni e investimenti, eradicazioni e ricostruzione del futuro su quel territorio».
«Il Salento sia terreno di sperimentazione e ricerca»
«Ricerca, ricerca, ricerca: il Salento sia un campo di sperimentazione a cielo aperto per fermare l’avanzata della Xylella». Così Bellanova ha puntualizzato la propria linea operativa intervenendo a un convegno a Ginosa (Ta). «È fondamentale – ha poi aggiunto – fermare l’avanzata del batterio verso le altre province pugliesi tenendo sotto stretto controllo i territori e intervenendo tempestivamente dove necessario. Ed è assolutamente prioritario rilanciare olivicoltura e attività frantoiane in Salento e avere come obiettivo ineludibile la rigenerazione del paesaggio. Con il Piano da 300 milioni di euro dovremo stimolare la rinascita dell’olivo nel Salento. È una grande scommessa, ma è questa l’identità di quella terra».
Per il ministro saranno necessari incentivi per impiantare le varietà che hanno dimostrato maggiore resistenza alla Xylella. «Così come è altrettanto necessario rafforzare l’interlocuzione con Bruxelles per un sostegno forte, perché la Xylella è una falla evidente del sistema di controllo alle frontiere rispetto all’ingresso di piante con batteri pericolosi. Perciò chiederemo alla Commissione Ue di sostenere in ogni modo il lavoro di migliaia di florovivaisti e agricoltori pugliesi».
La Xylella riguarda anche l’Alto Salento e la Valle d’Itria
“Vogliamo dire al ministro all’Agricoltura Bellanova che quando si parla di Xylella non si può parlare solo di Salento ma anche di Alto Salento e di Valle d’Itria e che occorre intervenire anche in questi territori per non assistere a nuovi disastri e desertificazioni. Chiediamo perciò di avviare quanto prima sperimentazioni nella zona infetta della Piana degli olivi monumentali che comprende tutto il territorio di Carovigno e parte del territorio di Ostuni”. È l’appello rivolto al ministro dall’Associazione Libero Comitato Anti-Xylella di Ostuni (Br) attraverso un comunicato stampa.
«La nostra Associazione – dichiara il presidente Carmela Riccardi – ritiene che occorre affrontare con adeguati strumenti di gestione l’emergenza Xylella e dare prospettive di ricostruzione e rinascita dei nostri territori agrari e rurali storici. Progetti e “visioni” per il futuro dei nostri territori, già devastati dalla Xylella, quale il Salento, o che stanno per esserlo quali l’Alto Salento e la Valle D’Itria, hanno bisogno di essere condivisi e pianificati, di trovare strumenti e regolamenti di attuazione, di risorse finanziarie. Abbiamo bisogno di un “Buon Governo della Campagna” e di una pianificazione strategica e partecipata da quanti riescono a condividerne il motivo: una devastante epidemia dovuta a un batterio ha messo in forte crisi l’olivicoltura pugliese e l’intera economia di ampi territori».
Ripresi gli abbattimenti degli olivi infettati dalla Xylella
Intanto, dopo l’insediamento del sub commissario Francesco Ferraro alla guida dell’Arif, l’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali, i suoi incaricati hanno ripreso gli abbattimenti degli olivi risultati infetti da Xylella, come da disposizioni dell’Osservatorio fitosanitario regionale. Gli abbattimenti sono iniziati dalle piante infette ricadenti nella zona contenimento. L’incremento delle squadre in campo, disposto dal Ferraro, «contribuirà a eseguire quanto prima le operazioni di abbattimento più volte sollecitate dall’Unione europea, il cui ritardo ha portato nei giorni scorsi alla sentenza della Corte europea di condanna dell’Italia e del suo Governo».
Mipaaf: 19 settembre riunione di coordinamento sulla Xylella
Condividere le azioni da attuare per fronteggiare l’emergenza Xylella fastidiosa; definire le misure del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia. Sono gli obiettivi della riunione di coordinamento che si terrà giovedì prossimo 19 settembre al Mipaaf, Sala dell’Agricoltura. All’incontro, convocato dal Dipartimento per le politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale e fissato per le 11, sono state invitati la Regione Puglia, l’Agea, il Crea, le associazioni nazionali di categoria, rappresentanti dei vivaisti, dei frantoiani e dei professionisti.