I prestiti della Banca Europea degli Investimenti destinati all’agricoltura decisi ad aprile 2019, divengono operativi e l’Italia è in prima fila nell’utilizzo dei 700 milioni di euro destinati al settore agricolo.
I protocolli firmati
La Bei infatti ha firmato nelle scorse settimane i protocolli d’intesa con le banche italiane che riceveranno ed istruiranno le richieste di finanziamento da parte degli agricoltori, per un ammontare complessivo di 350 milioni di euro e, quindi per il 50% del programma di prestiti da 700 milioni della Banca europea degli investimenti (Bei) e dedicato ai giovani agricoltori a cui riserva almeno il 10% dei fondi e alla bioeconomia.
In particolare la Bei ha sottoscritto i protocolli con le banche Intesa Sanpaolo per 100 milioni di euro, Unicredit per 100 milioni, e Credit Agricole Italia per 50 milioni, mentre l’adesione formale di Bpm (100 milioni), che si è già impegnata con la Bei, potrebbe arrivare entro la fine dell’anno 2019.
Credito agricolo snobbato
L’iniziativa della Bei mira ad incrementare gli investimenti a favore del settore agricolo, a lungo trascurato dal sistema bancario a causa del maggiore rischio percepito. Lo confermano, una volta di più, i risultati, di un’indagine condotta su circa 7.600 agricoltori in 24 Stati membri dell’Ue. L’indagine ha rivelato che le richieste di finanziamento delle aziende agricole, rispetto a quelle delle Pmi di altri settori, più difficilmente hanno esito positivo, e che le loro probabilità di vedersi direttamente respinte dalle banche le domande di prestito sono maggiori. I giovani agricoltori poi, spesso privi di garanzie e di esperienza, incontrano difficoltà ancora maggiori nell’accesso ai finanziamenti. La stessa indagine ha rilevato che il 27% degli agricoltori europei si è visto negare un finanziamento bancario contro il 9% delle imprese appartenenti agli altri settori.
Investimenti complessivi per 700 milioni euro
Gli accordi stabiliti tra la Bei e i singoli istituti bancari italiani prevedono che i fondi europei vengano integrati da quelli messi a disposizione dalle singole banche in modo da consentire prestiti per investimenti pari al almeno 700 milioni di euro.
I prestiti saranno destinati alle piccole e medie imprese con un organico di meno di 250 dipendenti e alle imprese con un minimo di 250 e meno di 3.000 dipendenti, operanti nei settori dell’agricoltura e della bioeconomia.
Ogni banca, cui spetta il compito di selezionare i progetti e gestire i finanziamenti alle aziende, può arrivare a coprire con fondi BEI fino a 12,5 milioni di euro in caso di progetti di investimento con valore inferiore a 25 milioni di euro, e fino al 50% per progetti di investimento il cui valore è compreso tra 25 e 50 milioni di euro. Almeno il 10% del prestito sarà destinato ai giovani agricoltori di età inferiore a 41 anni. I prestiti riguardano il finanziamento di nuovi progetti, e avranno durata massima 12 anni.
Nel caso dei giovani imprenditori agricoli, il programma, fatto di piccoli finanziamenti in partnership con le banche con tassi più bassi e durata più lunga, prevede prestiti fino a 15 anni.