Assolatte, Coronavirus: frenano i consumi nel food service

Il presidente di Assolatte Ambrosi segnala solo un calo dei consumi legato alla chiusura delle scuole e alle perdite subite dalla ristorazione

Il latte viene regolarmente trasformato. In calo i consumi del food service, tengono le vendite retail. Bene l'export di formaggi

«Il Coronavirus non sta creando problemi produttivi all'industria lattiero casearia italiana. Il latte viene ritirato dai caseifici e regolarmente lavorato negli impianti di trasformazione. Si registra invece, da alcuni giorni, un calo dei consumi nel canale del food service legato alla chiusura delle scuole, delle mense e in genere alle perdite subite dalla ristorazione». Così Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte, sgombra il campo da qualsiasi altra ipotesi di problemi che non siano quelli legati alla flessione dei consumi a causa delle misure precauzionali adottate per frenare la diffusione della patologia virale da Covid-19.

Perdite che nel canale horeca si prevede possano anche aumentare visto che il nuovo Dpcm firmato ieri dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha rafforzato le misure di contrasto e contenimento del Coronavirus sull'intero territorio nazionale, come la sospensione di congressi, riunioni, i meeting, eventi sociali, spettacoli, competizioni sportive, e ha stabilito fino al 15 marzo 2020 anche la sospensione delle attività didattiche in scuole e università.

Nessun problema riguarda l'industria lattiero casearia anche per ciò che concerne la zona rossa, dove il latte viene regolarmente prodotto e ritirato in virtù della deroga al blocco di tutte le attività concessa solo alla zootecnia come attività di produzione di materie prime alimentari.  «Il consumo di latte e di prodotti lattiero caseari - precisa sempre Ambrosi - non comporta nessun problema di contagio».

Tengono i consumi di prodotti lattiero caseari nel retail

«Invece dal punto di vista dei consumi a livello di retail -  fa sapere sempre il presidente di Assolatte - non registriamo flessioni, ma le vendite di prodotti lattiero caseari continuano sugli stessi livelli».

Bene anche per l'export di formaggi, come fa sapere sempre Ambrosi: le spedizioni di prodotti oltre-confine hanno mantenuto i consueti ritmi nei volumi di vendita.

Assolatte, Coronavirus: frenano i consumi nel food service - Ultima modifica: 2020-03-05T21:34:22+01:00 da Francesca Baccino

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