Ieri il Consiglio europeo ha dato l’ok alla firma dell’accordo bilaterale tra Ue e Cina per la tutela reciproca di 100 Indicazioni geografiche, tra cui 26 prodotti italiani che saranno riconosciuti e protetti nel Paese del Dragone (vedi qui). Un ulteriore passo avanti verso il traguardo perché per entrare in vigore l’accordo dovrà incassare il via libera del Parlamento europeo.
I negoziati erano iniziati il 10 settembre 2010. Si tratta del primo importante accordo commerciale bilaterale firmato tra l’Ue e la Cina. L’accordo prevede che 100 indicazioni geografiche agroalimentari dell’Ue ottengano protezione sul mercato cinese. Allo stesso modo, 100 prodotti cinesi saranno protetti nell’Ue, garantendo così il rispetto reciproco delle due tradizioni agricole comprendenti vini, prodotti agroalimentari e bevande alcoliche. L’intesa sarà in grado di tutelare maggiormente dal rischio contraffazione i prodotti inseriti nella lista.
In futuro la tutela sarà estesa ad altre 175 Indicazioni geografiche
Quattro anni dopo la sua entrata in vigore, il campo di applicazione dell’accordo si espanderà fino a coprire altre 175 Indicazioni geografiche da entrambe le parti. L’accordo include anche un meccanismo per aggiungere in un secondo momento ulteriori Indicazioni geografiche.
Le Indicazioni geografiche italiane protette in Cina
Ci sono 26 Indicazioni geografiche italiane che verranno tutelate in Cina. Tra i salumi trovano posto prosciutti di San Daniele e Parma e la bresaola della Valtellina. Tra i formaggi saranno risconosciuti, ad esempio, il Gorgonzola, il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, la Mozzarella di Bufala Campana, il Pecorino Romano, il Taleggio e l’Asiago.
Tra i vini trovano spazio i grandi rossi della tradizione italiana come il Chianti, il Barolo e il Brunello di Montalcino, ma anche il Prosecco - Conegliano Valdobbiadene, il Dolcetto d’Alba o il Franciacorta.