Anche la Regione Piemonte ha tagliato il traguardo della misura 21.1.1 “Sostegno alle aziende agricole che allevano bovini da carne, alle aziende floricole e florovivaistiche e alle aziende apistiche” del Psr 2014-2020, resa operativa da ieri.
L’obiettivo della nuova linea di credito, che ha una dotazione finanziaria di oltre 9,6 milioni di euro, è quello di dare liquidità alle aziende agricole più colpite dalla crisi legata al covid-19 come prevede il regolamento Ue 872 del 2020 che ha modificato il regolamento 1305 del 2013.
Si tratta di un intervento temporaneo per sostenere le aziende agricole che allevano bovini da carne, le aziende floricole e florovivaistiche e le aziende apistiche con l’erogazione di aiuti forfettari “una tantum” in forma di contributo in conto capitale.
«Attraverso la misura 21 diamo un aiuto concreto, condiviso con il tavolo verde, a quei comparti dell’agroalimentare particolarmente colpiti dalla crisi determinata dal Covid che non godono degli aiuti previsti dai provvedimenti adottati a livello nazionale - sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa -. I fondi stanziati sono a sostegno delle aziende che allevano bovini da carne, del comparto florovivaistico e degli apicoltori piemontesi per garantire la continuità delle loro attività economiche».
Ad Aprile 2020 l’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte aveva avviato l’iter di modifica al Psr 2014-2020 Piemonte per inserire la nuova linea di credito. Possono beneficiare dell’aiuto gli agricoltori, cooperative agricole e apicoltori singoli o associati con sede legale in Piemonte che allevano almeno 52 alveari.
L’aiuto è di importo variabile, a seconda dei settori e delle caratteristiche aziendali. Le domande devono essere presentate entro l’11 novembre 2020.
Un contributo di importo variabile
Gli allevatori di bovini da carne possono beneficiare di un aiuto forfettario di mille euro, 1.500 euro o 2.500 euro a seconda delle perdite subite durante i mesi del lockdown. Alle aziende che coltivano fiori o piante ornamentali andranno 3mila euro; ai vivai di piante ornamentali verranno concessi 1.200 euro. Le aziende apistiche con oltre 52 e fino a 150 alveari hanno diritto a 500 euro; da 151 a 300 potranno ricevere 1.000 euro; le aziende con oltre 301 alveari potranno ricevere 1.700 euro.