"Tutti i Centri di assistenza agricola hanno firmato la convenzione 2020-2021 con Agea. Ai Caa dei liberi professionisti è stato concesso di firmare con riserva per non pregiudicare il loro diritti". Con queste poche righe l'agenzia generale per le erogazioni in agricoltura ha annunciato la sottoscrizione da parte dei Caa della tanto discussa convenzione per il 2020 e 2021.
«Sono certo che la nuova convenzione che definisce un nuovo assetto per il sistema di intermediazione con gli agricoltori, nel chiarire il quadro delle competenze potrà offrire nuove opportunità a tutti i soggetti coinvolti e maggiore efficienza e trasparenza al sistema nel suo complesso» ha dichiarato il direttore Gabriele Papa Pagliardini.
Orlandi: «Ora parola al tribunale»
Ma i liberi professionisti ci tengono a far notare che la "guerra" non è ancora finita. In particolare è il presidente dell'ordine degli agrotecnici Roberto Orlandi a rimarcare come «i Caa, o almeno alcuni di loro, hanno firmato la convenzione contestandone apertamente il contenuto, bollato come illegittimo e riservandosi di impugnarla in Tribunale. In altre parole i Caa dei professionisti hanno sì firmato, ma hanno dichiarato di averlo fatto sotto ricatto, nel senso che la mancata sottoscrizione della convezione ne avrebbe pregiudicato la futura operatività».
Orlandi invita Papa Pagliardini a non cantare vittoria, perché la convenzione dovrà superare i ricorsi presentati dai Caa dei liberi professionisti e dal collegio degli agrotecnici, nei quali si contesta all'accordo la violazione del diritto al lavoro e alla libera iniziativa economica, tutelati dalla Costituzione.