Pera Igp dell’Emilia-Romagna, nuova Aop per raddoppiare la produzione

pera
La Regione stanzia 2,3 milioni di euro per promuoverla sui mercati internazionali e rafforzare le strategie di difesa da maculatura bruna e cimice asiatica

Una nuova associazione di organizzazione di produttori con un paio di obiettivi chiari. rafforzare l'Igp della pera dell'Emilia-Romagna, promuoverla sui mercati internazionali e rafforzare le strategie di difesa da un parassita che ne sta mettendo seriamente a rischio la produzione. La Regione si è impegnata con 2,3 milioni per sostenere questo progetto.    Il comparto regionale è primo in Italia per produzione. Tra Ferrara, Modena, Bologna e Ravenna si coltiva il 70% della produzione nazionale. Alla nuova Aop (associazione di organizzazioni e produzioni) hanno aderito 19 realtà, che rappresentano il 60-70% del comparto. Parere positivo per l'iniziativa è stato espresso presidente di Coldiretti Emilia-Romagna Nicola Bertinelli.

Task force contro maculatura e cimice

Oltre alla promozione, l'emergenza principale è quella di mettere in campo una sperimentazione innovativa per combattere la maculatura bruna, un parassita che, insieme alla cimice asiatica, sta mettendo in crisi il settore. Si tratta di un nuovo progetto che mutua l'esperienza in corso per il settore vitivinicolo e vede al lavoro anche l'Università di Bologna per la realizzazione di uno spray a base di Rna. Mentre contro la cimice asiatica, sta dando buoni risultati l'introduzione della piccola e innocua vespa samurai.

«L'ortofrutta è un settore strategico per l'agroalimentare della nostra regione – dice l'assessore all'Agricoltura Alessio Mammi – e la pera, uno dei 44 prodotti Dop e Igp che fanno dell'Emilia-Romagna la regione leader in Europa per prodotti con certificazione di qualità e origine controllata, è una delle nostre eccellenze riconosciute a livello nazionale e internazionale. Oltre ai primi 2,3 milioni di investimento nel biennio continueremo ad appoggiare il progetto con altri fondi fino a tutto il 2024».

L'obiettivo è raddoppiare la produzione certificata. Da meno di quattromila a ottomila tonnellate e far certificare almeno il 35% della produzione controllata dall'Aop. La stagione del 2020 si presenta in linea con l'annata precedente. Il danno economico totale è di oltre 85 milioni per la sola varietà Abate Fetèl, che rappresenta il 50% della produzione regionale di pere. E per il 2021 da gennaio a giugno, le perdite stimate si aggirano sui 430 milioni.

Pera Igp dell’Emilia-Romagna, nuova Aop per raddoppiare la produzione - Ultima modifica: 2021-06-14T16:47:53+02:00 da Redazione Terra e Vita

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