Apicoltura in ginocchio, la Calabria dichiara lo stato di calamità naturale

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Chiesto al Mipaaf lo stanziamento di risorse del Fondo di solidarietà nazionale e altri interventi straordinari

A sostegno dell'apicoltura calabrese, gravemente danneggiata dalle avversità climatiche a più riprese registratesi a partire dallo scorso marzo, la Giunta regionale della Calabria ha  deliberato lo stato di calamità naturale del comparto, fortemente penalizzato dal punto di vista sia produttivo sia commerciale. Nello specifico, si legge in una nota, con la delibera adottata, la Regione chiede al Mipaaf di "individuare e porre in essere ogni intervento utile per l'attivazione delle risorse previste dal fondo di solidarietà nazionale e di prevedere ulteriori misure straordinarie a supporto delle imprese agricole calabresi del settore dell'apicoltura che abbiano subito danneggiamenti da calamità naturali o eventi  eccezionali, con l'intento di favorire la ripresa produttiva ed economica".

Settore centrale per la tutela della biodiversità

«Il settore apistico – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo – ha una centralità legata non solo ad aspetti economici, ma anche e soprattutto di difesa dell'ambiente e della biodiversità. Per questo si rendono necessarie azioni volte a lenire gli effetti deleteri derivanti dall'alternarsi, negli ultimi tre mesi, di ondate di caldo e di gelate improvvise, incidendo negativamente sulla quantità di nettare opportuna per favorire la deposizione delle colonie d'api e permetterne lo sviluppo in vista dei raccolti. Per questi motivi – aggiunge – la Regione ha deciso di scendere in campo a tutela del lavoro e della redditività degli apicoltori, che in questo periodo hanno dovuto ricorrere a continui e dispendiosi interventi artificiali, per nutrire e salvare parte degli allevamenti di api, così come segnalato anche dalle organizzazioni di categoria  agricole».

Apicoltura in ginocchio, la Calabria dichiara lo stato di calamità naturale - Ultima modifica: 2021-06-18T18:06:33+02:00 da Redazione Terra e Vita

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