Pnrr e Fotovoltaico: individueremo i siti adatti senza ulteriore consumo di suolo agricolo.
Meccanizzazione: sarà implementata una procedura di accesso ai finanziamenti semplificata e senza click day.
Biogas e biometano: il Ministero per la transizione ecologica, capofila per questo capitolo, sta lavorando alla bozza del decreto per i bandi.
Strutture irrigue: l’apertura di istruttorie d’emergenza, legate a problemi locali come quelli registrati in Sicilia non comporterà nessun ritardo.
Sono alcune delle rassicurazioni sul Pnrr espresse da Stefano Patuanelli.
Mai tanti fondi per l’agricoltura
Il ministro delle Politiche agricole ha infatti risposto con una lettera all’articolo di Giorgio Dell’Orefice “Pnrr: 6.8 miliardi da spendere. Ma l’agricoltura è ancora ferma” uscito su Il Sole 24 Ore di domenica 31 ottobre.
Nella lettera Patuanelli mette in evidenza il lavoro portato avanti dal Mipaaf sia per quanto riguarda i fondi del Pnrr, sia nella recente Legge di Bilancio.
«Rispetto ai primi – evidenzia il Ministro - i fondi sono stati quasi triplicati rispetto a quanto previsto nella stesura del piano di dicembre scorso».
Inizialmente erano infatti previsti circa 2,5 miliardi per misure dedicate in modo esclusivo all’agricoltura, «oggi sono 5,98 e riguardano progettualità specifiche legate ai sistemi irrigui (880 milioni), ai contratti di filiera (1,2 miliardi), alla meccanizzazione (500 milioni), alla logistica (800 milioni) e alla produzione di energia da fonte solare (in tutto tra le due progettualità 2,6 miliardi)».
«Vi sono poi altri investimenti all’interno delle missioni e delle componenti del Pnrr che incidono sul settore agricolo e agroalimentare, mi riferisco alle risorse stanziate per gli impianti di biogas e biometano, a quelle per l’economia circolare e a quelle per l’innovazione, come Transizione 4.0».
Una dotazione così ampia è stata richiesta e ottenuta dal Ministro «proprio per l’importanza che il settore primario riveste nel Paese, un settore spesso sottovalutato che però traina il PIL dell’Italia da decenni ed oggi rappresenta il vero motore delle esportazioni».
«In merito alla legge di bilancio di recente approvazione in Consiglio dei Ministri, sottolineo che mai prima d’ora il settore primario aveva avuto a disposizione 450 milioni di Euro, circa il 50% in più rispetto all’anno precedente e circa il 450% in più rispetto all’anno prima ancora».
Le misure agricole della Legge di Bilancio
Nel dettaglio, le misure più importanti per il settore ricordate dal Ministro riguardano:
- l’istituzione del Fondo mutualistico nazionale a copertura dei rischi catastrofali per il ristoro delle aziende agricole,
- la proroga anche per il 2022 dell’esenzione IRPEF dei redditi dominicali e agricoli,
- il sostegno delle filiere per accrescere la competitività,
- la decontribuzione per gli imprenditori agricoli e agricoltori diretti under 40,
- a cui si aggiungono interventi per la zootecnia e importanti stanziamenti per proseguire l’attuazione della Strategia nazionale forestale.
«Sono numeri, quelli del PNRR e della legge di bilancio, che ci impongono la responsabilità di investire nel miglior modo possibile le risorse e di dare precise informazioni anche attraverso gli organi di stampa».
Attesa la firma per Il tavolo tecnico del Pnrr
Anche per il Pnrr Patuanelli sottolinea che il ministero delle Politiche agricole «non è assolutamente in ritardo con l’attuazione delle misure». «Nello specifico e per quanto riguarda la struttura di missione, il provvedimento è alla firma del ministero dell’Economie e delle Finanze. Il fatto che ancora non sia stata ufficialmente nominata non comporta alcun ritardo nei progetti».
Strutture irrigue, il nodo della Sicilia
Il Ministro approfondisce poi nel suo intervento i principali punti trattati nell’articolo.
«Per quanto riguarda le strutture irrigue, le scadenze sono state centrate (l’elenco dei progetti ammissibili doveva essere approvato entro il 30 settembre e così è stato) e il problema legato alla Regione Sicilia abbondantemente trattato sugli organi di stampa locale e nazionale. Dunque, l’apertura di alcune istruttorie d’emergenza – evento normale in qualsiasi procedura amministrativa - non comporterà alcun ritardo».
Fotovoltaico, i piani di investimento sono due
«Sui presunti contrasti relativi al fotovoltaico, il Governo ha semplicemente ribadito senza contrasti l’esigenza di trovare una soluzione all’individuazione di siti idonei, senza consumo di ulteriore suolo agricolo». «Ma anche in questo caso sarebbe bene non fare confusione dando informazioni sbagliate, perché gli investimenti in questo campo sono due: uno da 1,5 miliardi (cosiddetto Agrisolare) riguarda la realizzazione sui fabbricati agricoli esistenti (senza spreco di superficie agricola) di impianti fotovoltaici e il secondo da 1,1 miliardi che riguarda la realizzazione di campi fotovoltaici verticali con produzione agricola sottostante».
«Il primo intervento vede il Mipaaf come capofila e le scadenze per l’emanazione dei bandi sono fissate al 30 giugno 2022 e saranno rispettate (entro l’anno sarà firmato l’accordo per la gestione della procedura con la scelta di una piattaforma informatica destinata al recepimento delle domande), mentre il secondo vede come capofila il Mite che sta lavorando alla bozza del decreto per i bandi, esattamente come sul tema del biogas e biometano».
Bando meccanizzazione entro fine marzo
«Sul capitolo “meccanizzazione”, il mio dicastero emanerà il bando entro il 31 marzo 2022, così come previsto dal Pnrr. L’idea è di implementare una procedura quanto mai semplificata assieme a INAIL sul modello dei bandi ISI ma senza click day. Mentre criteri di scelta e modalità attuative saranno condivisi con le Regioni».
Filiera e logistica nel Pnrr
Sui presunti ritardi legati al finanziamento dei “contratti di filiera”, Patuanelli ricorda che la scadenza è fissata al 31 dicembre, «data che il Ministero intende ampiamente anticipare».
Infine, sui presunti ritardi legati al capitolo “logistica”, la scadenza da Pnrr è fissata al 30 marzo 2022; anche in questo caso sarà ovviamente rispettata.
«Ritengo infine di poter dire che la mancata convocazione del Mipaaf a Palazzo Chigi abbia ingenerato una certa confusione, poiché quel coordinamento era rivolto ai ministeri con scadenze ravvicinate o non ancora ottemperate, mentre nel nostro caso tutte le scadenze sono state rispettate e le prossime non riguardano l’anno in corso».
I punti giudicati critici del Pnrr
Nell’articolo “Pnrr: 6.8 miliardi da spendere. Ma l’agricoltura è ancora ferma” uscito su Il Sole 24 Ore di domenica 31 ottobre (si legga qui per la versione digitale) Giorgio Dell’Orefice metteva tra l’altro in evidenza:
- La mancanza di confronto riguardo agli 800 milioni da destinare alla “Logistica”;
- Presunti contrasti sull’ok agli impianti a terra riguardo ai 1,5 miliardi di finanziamenti dell’Agrisolare;
- Fondi insufficienti (500 milioni) per la realizzazione dell’obiettivo dell’agricoltura 4.0 nella meccanizzazione;
- Ritardi nella definizione dei contratti di filiera per la transizione verso la sostenibilità (la dotazione è 1,2 miliardi);
- Ritardi nella definizione del decreto per i 1,92 miliardi di incentivi per biogas e biometano
- Le deroghe richieste dalle Regioni escluse per l’accesso agli 880 milioni per le infrastrutture irrigue.
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