Ci saranno cinque eco schemi. Compensazioni con i pagamenti accoppiati per i settori che saranno penalizzati dai pagamenti di base
Convergenza al 2026 all'85% con stock loss al 30% e un titolo massimo a 2.000 euro. Questo lo schema che il ministro Stefano Patuanelli ha intenzione di proporre al tavolo di partenariato che si terrà nei prossimi giorni. Quattro i settori colpiti dal taglio dei titoli: zootecnia, olivicoltura, risicoltura e grano. «Una situazione che va equilibrata con gli altri strumenti che la nuova Pac mette a disposizione – ha detto il ministro durante l'audizione congiunta di Camera e Senato sulla nuova Pac e sul Pnrr in ambito agricolo – quindi eco schemi e pagamenti accoppiati».
«Stiamo lavorando per arrivare fra pochi giorni al documento che dobbiamo consegnare alla Commissione per l'inizio dell'analisi del confronto sul nostro Piano strategico – ha assicurato il ministro –. Noi scontiamo un problema, che in realtà è il nostro più grande valore: la distintività della nostra agricoltura sui territori e questa distintività fa sì che ci sia una grandissima differenziazione nella modalità di produzione, nelle capacità produttive, nella competitività delle imprese. Ovviamente, calare uno strumento su questa realtà così eterogenea risulta particolarmente complesso, perché bisogna trovare un equilibrio per raggiungere tutti assieme gli obiettivi. La vera sfida – ha aggiunto – è quella di accompagnare così come è il nostro sistema produttivo, che è un valore, nel percorso di transizione».
1. Cinque eco schemi
Cinque gli eco schemi che il Mipaaf ha intenzione di proporre. Uno riguarda gli insetti impollinatori al quale saranno destinate il 5% delle risorse destinate agli eco schemi. Poi ce ne sarà a due livelli sulla zootecnia che avrà un'incidenza del 40% sull'importo totale. Riguarderà da un lato l'utilizzo del sistema ClassyFarm per la riduzione dell'uso dei farmaci e dall'altro un incentivo a capo e non a ettaro per l'allevamento al pascolo «per premiare chi fa davvero il pascolo e non chi ha il terreno» ha precisato il ministro. Il contributo sarà di 200 - 250 € a capo.
Per quanto riguarda la risicoltura, Patuanelli ha annunciato che sarà incentivata quella biologica. Gli aiuti saranno tutti sul secondo pilastro trasferendo risorse dal primo al secondo per oltre un miliardo per la conversione al bio. Ciò permette anche di liberare risorse per l'olivicoltura. Ci saranno incentivi per l'inerbimento delle colture permanenti arboree e uno più paesaggistico per gli impianti che hanno una densità che tiene conto delle esigenze di Puglia, Calabria e Liguria.
Sul grano duro ci sarà un pagamento accoppiato maggiore rispetto a quello attuale. «In questo modo crediamo di aver trovato un equilibrio condiviso con le istituzioni regionali e con le associazioni di categoria che va a compensare la diminuzione dei pagamenti di base» ha puntualizzato il ministro.
2. Contratti di filiera, si cambia
Per i contratti di filiera ci sono 1,2 miliardi a disposizione. Il regolamento per il quinto bando è stato inviato alla Conferenza Stato-Regioni. «Rispetto al bando precedente sarà eliminato il click day che aveva portato a grandi distorsioni – ha precisato Patuanelli – ma soprattutto la dinamica di assegnazione delle risorse. Non sarà più in base a requisiti minimi da ottemperare ma ci sarà una commissione che valuterà i progetti».
3. Meccanizzazione regionalizzata
Nella sua comunicazione alla Camera, Patuanelli ha annunciato che la difficoltà di implementare un bando Isi senza click day, ha fatto pensare a regionalizzare la misura dei 500 milioni destinati alla meccanizzazione nel Pnrr. «Perché di certo le Regioni conoscono meglio le esigenze dei singoli territori rispetto al ministero».
4. I fondi per l'agricoltura stanziati nella legge di bilancio
Nel corso dell'audizione Patuanelli ha elencato i fondi stanziati per il comparto primario con la Finanziaria 2022. Ci saranno 690 milioni per il fondo mutualistico nazionale fino al 2027, 250 milioni per le polizze agevolate, 237 milioni per l'esenzione Irpef. E ancora 54 milioni per la decontribuzione in favore dei giovani agricoltori, 160 milioni per il fondo alle filiere agricole, 10 milioni per il fondo competitività, altrettanti per i contratti di filiera grano-pasta. Ai distretti del cibo saranno destinati 120 milioni di euro, 74 milioni serviranno per la compensazione Iva in favore delle aziende zootecniche, 80 milioni andranno a Ismea, 100 alle foreste.
5. Logistica, tra aprile e giugno 2022 il bando
Per quanto riguarda la logistica agroalimentare il numero uno del Mipaaf ha annunciato che nel secondo trimestre del 2022 ci sarà l'emissione del bando. «In questo momento è aperta una fase di consultazione per individuare le priorità – ha detto –. Il target è di 48 interventi, e la consultazione tecnica attualmente in corso dovrebbe finire entro dicembre o nei primi giorni di gennaio».
6. Agrisolare, ecco la tabella di marcia
Rispondendo alle sollecitazioni di deputati e senatori Patuanelli ha assicurato che nel primo trimestre del 2022 ci sarà la comunicazione dell'invito a presentare proposte per i programmi di investimento per il parco agrisolare. Nel quarto trimestre 2024 ci sarà l'assegnazione ai beneficiari del 100% delle risorse totali, assicurando l'erogazione del 30% tra ottobre e dicembre 2022 e del 50% nel 2023.
7. Un miliardo in più per il biologico
«Sul biologico mettiamo un miliardo in più, cofinanziato, di quello che pensavamo – ha annunciato Patuanelli –. Credo che questo sia il modo migliore per dire che abbiamo una strategia sul biologico. E credo che con quelle risorse possiamo ambire al 30% e non al 25%, che è l'obiettivo che avevamo fissato – ha aggiunto –. Partiamo già da alcune zone del Paese, in particolare dal meridione, penso alla Sicilia, alla Calabria, la Campania e la Basilicata, che hanno grandi superfici agricole utilizzate a bio».
Secondo il ministro il vero problema è la penetrazione di mercato dei prodotti biologici. «Perché abbiamo il 16% della Sau e il 4% degli scaffali – ha fatto notare – occorre capire come sostenere il prodotto bio nel mercato e come farlo arrivare sugli scaffali anche perché c'è una voglia evidente nel consumatore di prodotti sani e di qualità ma bisogna capire come sostenere le vendite, perché altrimenti avremo tanta produzione e poco spazio sugli scaffali per i prodotti bio».
8. Confagricoltura: sintesi equilibrata
“Una sintesi equilibrata tra le diverse esigenze di cui tener conto, viste le nostre riserve, espresse da tempo, sulla nuova Pac. Ci riserviamo un commento definitivo quando saranno noti tutti i dettagli, compresi quelli relativi ai programmi per lo Sviluppo Rurale”.
Questa la prima valutazione della Giunta di Confagricoltura a proposito delle anticipazioni fornite alle Commissioni parlamentari dal ministro Stefano Patuanelli sul Piano Strategico Nazionale per la nuova Pac, che dovrà essere inviato nei prossimi giorni alla Commissione europea.
«Il ministro Patuanelli è stato chiamato a giocare una partita particolarmente difficile – ha commentato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – visto il taglio delle risorse finanziarie che saranno a disposizione nei prossimi anni».