Dario Rosso, 29 anni, da 10 anni lavora nelle due aziende di famiglia, l’azienda agricola risicola e quella di commercio di attrezzature agricole di Collobiano (Vc). Entrambe le aziende sono gestite dalla famiglia Rosso. Dario soprattutto si occupa del commercio e della riparazione di attrezzature agricole, ma l’esperienza acquisita nell’azienda agricola aiuta a svolgere al meglio l’attività legata alle macchine.
«Infatti i terreni dell’azienda agricola, che produce riso ad uso alimentare, – ci spiega Dario – vengono usati come campo prova per sperimentare nuove attrezzature di marchi che rappresentiamo, e anche attrezzature costruite direttamente da noi».
Anteprima di Terra e Vita 6/2022
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L’informazione è basilare
«In agricoltura, come ormai in tutti gli ambienti, – continua Dario – l’informazione è la base per la buona gestione di un’azienda. Infatti, questa è la bandiera che porto avanti, insieme a mio padre, nelle nostre due aziende, che gestiamo insieme. Impegnandomi in entrambe i ruoli, mi sono molto più chiare le problematiche che gli agricoltori di oggi devono affrontare e le nuove tecnologie offerte al settore. Comprendiamo perfettamente quali siano le problematiche legate alla coltivazione vera e propria (infestanti, concimazione, lavorazioni del suolo, ecc.), sia quelle legate alla gestione dell’azienda in ambito burocratico e per il rinnovamento del parco macchine».
Potendo sperimentate le nuove tecnologie all’interno dell’azienda agricola Dario può acquisire importanti informazioni per mezzo delle quali può svolgere un servizio migliore alla clientela. Questa possibilità offre notevoli vantaggi fino a fornire i presupposti per realizzare nuove attrezzature sulla base delle esperienze acquisiste, in modo da rispondere anche a specifiche richieste della clientela.
La “macchina del filo”
«Oggi siamo anche costruttori di alcune attrezzature usate specificatamente in risicoltura – ci spiega Dario –; la più conosciuta è la “macchina del filo” che si chiama così proprio per la particolarità di colpire con un filo imbevuto di diserbante puro, solo le piante infestanti che emergono della coltura».
«La nostra azienda – continua Dario – rappresenta molti marchi, in particolare quelli che hanno investito negli ultimi anni in tecnologia e che offrono metodi innovativi di coltivazione. I contributi offerti dallo Stato negli ultimi anni hanno aiutato molto il rinnovamento e la distribuzione della tecnologia elettronica, in particolare dei sistemi Isobus, semplificando molto le lavorazioni in campo, riducendo errori e sprechi. Sistemi, tra l’altro, di semplice uso per l’operatore, dove però è richiesta una grande conoscenza da parte del rivenditore sia per la messa in campo, fase importantissima sui cui puntiamo, sia nella rilevazione delle anomalie e l’intervento tempestivo per la risoluzione».
Contatti fra giovani
Un altro importante aspetto, secondo Dario, è anche l’interazione tra i giovani, che con la pandemia si è un po’ allentata, che porta a scambi di informazioni e punti di vista che generano idee per migliorare far evolvere la risicoltura. «Per questo speriamo in tempi migliori in cui riavremo La Fiera in Campo di Vercelli (ancora una volta rimandata, preventivamente, per la prevenzione del Covid – si spera per l’ultima volta), esposizione cardine della risicoltura di tutta Europa».